Finisco la lattina di
birra,
la schiaccio nella mano
e la butto poco più
in là.
Scivolo,
mi stendo sul tappeto
di fianco alla stufa.
E bello,
un calore eccessivo,
ma bello.
Guardo il soffitto,
è da quando sono
piccolo
che mi piace far questo
gioco.
Guardare il soffitto
e immaginare la stanza
ribaltata
il soffitto è
il pavimento,
e camminarci poi sopra
sarebbe divertente
Alcool che galleggia
fra i ghiacciai
Orchidee
e fiori neri inodore
Brune piante secche
divorano il cielo
come necrosi,
e gli ubriachi
in un paesello irlandese
con la pinta in mano
e gli occhi sciolti.
Assenzio e libidine,
cera rossa colante.
Fedeli in preghiera,
rigore e devozioni cattoliche.
Lintifada in una
qualunque via palestinese
sassi allinvasore
resistenza partigiana.
Il sole verticale
fra lodor di mare
e sale
per le strade di Lisbona,
la fame e la miseria
a Mogadiscio,
Case bombardate aperte
ruderi dodio
fra i quartieri a Sarajevo
E i pensieri che non
van da nessuna parte,
uno genera laltro
ma non hanno nessi.
E tutto senza senso.
Sorrido. |