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del colore dei miei occhi della trincea scavata dal mio petto nella cartografia notturna di case di strade schiacciata rigirata nel mio letto per tessere un lenzuolo alla tua bellezza una dolce compagnia mi basta un'aura della tua bonta' ridisegnare dei tuoi colori la citta' per spogliare la nostra solitudine per vincerne l'abitudine luce miope e smerigliata di lampioni ti prometto non raccogliero' raggi deflessi non pronuncero' suoni lenti per pensieri pensati per pensieri convessi del tuo cavo popliteo nudo ed onesto leggero sottile fatto d'estate fatto per stirare il mio gomito per errore affacciato sul nulla delle mie braccia vuote dementi sonnolente in attesa incosciente tese in un abbraccio di spalle del fiordo del mio cuore creatura semplice chiama piange mima per nostalgia diventa cio' che ama quantomeno il suo ricordo della sera per riposare dei sogni ricorrenti delle pareti tapezzate di pensieri dell'asfalto su cui camminare a lungo da solo di cercare nella gittata il desiderio di continuare la passeggiata tu che sei come me per misteriosa coincidenza fatta degli stessi pezzi occhi pensieri mani dita braccia gambe fronte paure gioie desideri per un bacio tenero infantile dal sapore dolce di panna se puoi svegliami non mi abbandonare. |