Cultura

LIBERTA' DI SCELTA

di Selim Ades (15/11/2001)

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"Dio ha dato all'uomo la libertà di scelta tra il Bene ed il Male"

Nel primo indottrinamento religioso delle religioni monoteiste si suggerisce il concetto della libertà di scelta accordata da Dio stesso come somma concessione alla Sua creatura prediletta: il detto Uomo.

Questa libera affermazione pretende di trarre la propria fondatezza dal primo libro della Bibbia, in altre parole Genesi, che era, in effetti, l'unico testo vigente per secoli fino all'apparizione di Mosè.

Si afferma pure che nel primo racconto che tratta della creazione dell'uomo, storia d'Adamo per la precisione, fu elargita detta "libertà" che mise l'uomo in grado di scegliere tra il Bene ed il Male; e qualcuno aggiunge che questo è persino la dimostrazione della magnanimità di Dio che ha messo cosi l'uomo quasi alla pari con Se stesso, e persino in grado di contrastare la volontà del proprio Creatore.

Paradosso tanto palese che sembra sfuggito a tutti.

Il concetto di libertà di scelta presuppone l'assenza di divieti, controindicazioni, pericoli o minacce, e soprattutto di punizione. Alla presenza di uno solo di questi elementi, non si può più parlare di "scelta"; si può eventualmente accennare ad una relativa valutazione di conseguenze, di rischio, di comportamento spericolato o persino di bravata insolente, ma sicuramente non di "scelta".

Sembrerebbe una barzelletta dove un ristorante segnerebbe "funghi velenosi" nella lista di "scelta" dei contorni, oppure un padre che dice al figlio: puoi scegliere di uscire con la tua macchina oppure la mia, ma se muovi la mia, ti rompo le ossa! Ottima libertà di scelta; quasi identica a quell'elargita a Adamo.

Chi pretende di aver ottenuto da Dio la famigerata libertà di scelta, e la capacità di opporsi anche per un solo istante alla volontà di Dio, dovrebbe dimostrarlo con una semplice opposizione alla legge di gravità, con un bel salto dal decimo piano di una casa.

Resa chiara la volontà permanente di Dio, espressa attraverso tutte le leggi naturali, invariabili ed infallibili, diventa evidente che detta concessione di libertà di scelta era del tutto fantasiosa, e frutto unicamente di qualche interprete a corto di argomenti.

Invece di continuare a ripetere un concetto privo di senso nel sostenere che Dio ha dato all'uomo la libertà di scelta, per significare che ogni individuo rimane unico responsabile delle proprie azioni, tentiamo di semplificare ricordando che ogni intenzione che diventa causa, produce un effetto che si ripercuote sull'autore, nel bene e nel male.

Ergo, illusione di libertà, e di sottrarsi alle conseguenze ineluttabili.
Evitiamo quindi le frasi fatte, prive di sostanza, che portano unicamente alla disinformazione travestita da dottrina.

La libertà di scelta non è mai esistita. Esistono soltanto individui sensati che producono azioni benefiche senza danni collaterali, ed altri deficienti e vigliacchi che non sanno fare altro che quelle nocive. Evitiamo di coinvolgere Dio nella stupidità che è solo umana.