Cultura

RELIGIONE: SAGGEZZA O INGANNO?

di Selim Ades (27/7/2001)

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Qualcuno si potrà inizialmente sentire sconvolto dalle riflessioni che seguono, come lo è stata una bambina, quando una sua cugina più grande le rivelò che Babbo Natale era solo una finzione ed in sostanza un inganno. La bambina scoppiò in lacrime e per molto tempo non volle più parlare con la cugina.

Ora, quando si parla di religione, ognuno crede di possedere in proposito una convinzione propria ed auto-determinata, mentre solo a volte qualcuno si chiede: "Ma perché dovrei essere di questa religione e non di quelle altre?".
"Ho veramente scelto in modo auto-determinato ed in conoscenza di causa questa religione cui pretendo di appartenere?"
E' una domanda che difficilmente trova risposta coerente e funzionale.
Nessuno vorrebbe rendersi conto che non ha avuto nessuna possibilità di scelta, e che si può facilmente scambiare la suggestione per auto-determinazione.

La religione è una considerazione simile a quella della nazionalità. Tutte e due vengono "imposte" dai genitori ai bambini sin dalla più tenera età. Di solito, il bambino ripone tutta la fiducia di cui è capace nei propri genitori, e sopporterebbe difficilmente la sofferenza di considerare che è stato condizionato e quindi ingannato da loro. Non riesce a concepire che i propri genitori erano a loro volta bambini, anche loro condizionati dai propri genitori, in una catena di cui l'origine si perde nella notte dei tempi, forse scaturita da una misera disputa od altri meschini interessi personali.

In nome della religione saranno costruiti i condizionamenti necessari per spingere i bambini quando cresciuti verso le più ignobili atrocità, guerre, massacri, genocidi, torture, per citare soltanto le azioni più comuni e ricorrenti.

Preciso che qui nessuno è escluso nemmeno io. Ognuno ha subito sin dalla più tenera età un condizionamento detto religioso. Le dimensioni possono essere diverse, ma il concetto è sempre lo stesso: ogni religione tende a formare un gruppo, e ciascuno di questi s'inventa una "santa" motivazione per tentare d'imporsi sugli altri. Il "santo" massacro biblico di Gerico, le "sante" Crociate, la "santa" Inquisizione, la "santa" invasione Islamica (notare che islam significa pacificazione), la lista potrebbe andare avanti all'infinito giacché ogni capo banda o condottiero criminale ha usato lo stesso slogan: dio è con noi!

Molto comodo! Non c'è religione o fede o nazione che non l'usò nel momento dell'istigazione ad uccidere. Aggressione e massacro sempre ordinati da Dio mentre tutte le religioni concordano sul divieto di uccidere espresso dallo stesso Dio.

Questo si applica principalmente alle tre grandi religioni vicine a noi che hanno da secoli, l'una dopo l'altra, proclamato con persistenza che Dio è uno solo, ed unica fonte di ognuna delle tre religioni. In ordine cronologico troviamo le religioni Ebraica, Cristiana ed Islamica.

Notiamo però che la religione è sempre stata una necessità dell'essere umano. In tutti i tempi ed in ogni luogo, persino nelle più primitive tribù, la religione ha rappresentato la parte spirituale dell'essere umano che tende a stabilire un modello di comportamento ideale verso cui tendere, e che chiama Grande Spirito, Essere Supremo, o Dio; sia usato in singolo o in plurale.

La religione ha quindi la funzione d'essere una raccolta di saggezza ed una guida verso comportamenti che favoriscono la vita piacevole per tutti, e fanno evitare i pericoli che rappresentano i comportamenti dannosi. In pratica, la religione per prima funge di codice etico civile e morale, e la sua applicazione eviterebbe ogni scontro.

Si ricorda che ognuna di queste religioni veniva all'origine spontaneamente abbracciata dalla gente che ne veniva a conoscenza. Ci devono dunque essere state introdotte quantità di modifiche, alterazioni o per meglio intendere "inganni", per indurre quelli che le apprezzarono a trovarsi nella condizione disperata di doverle a loro volta "imporre" agli altri, sia con le armi, sia con la tortura, oppure con l'imposizione alla nascita.
Le religioni imposte non hanno però impedito la costante crescita della criminalità, del malcostume, dell'uso ed abuso di droghe, delle guerre e dei massacri. Lo scopo esposto era invece la "pace".

Dove invece si è nascosta questa famigerata saggezza che le religioni pretendono di saper infondere negli animi umani? Come mai si sono susseguite, contrapposte, scontrate e dilaniate per secoli e millenni senza mai riuscire ad essere richieste o per lo meno accettate spontaneamente?

Una fonte di confusione nasce dallo scambio della parola "religione" come sinonimia di quella di "legge" anziché di "saggezza". In effetti, l'uso e l'applicazione degli insegnamenti di saggezza o di religione dovrebbe portare alla felicità, al successo, al benessere dell'individuo ed alla considerazione ed ammirazione di chi gli è attorno. Non applicarli sarebbe indicazione di totale stupidità oppure di mancata comprensione, semplicemente come "tirarsi la zappa sul piede".

Incapaci di ovviare alla mancata comprensione, i presunti capi religiosi hanno inventato la "punizione" per chi non era stato in grado di praticare la saggezza, chiamando detta punizione "Giustizia" o "Legge". Pensando a torto di diventare molto convincenti, una schiera di predicatori o profeti improvvisati hanno vociferato la fatidica "ira di Dio", portandola purtroppo a diventare un luogo comune ripreso da cleri e sacerdoti.

Nessuno ha evidenziato l'assurdità di rappresentare Dio in preda all'ira!
Gesu si è forse mai scagliato con violenza contro di nessuno?
Perché dunque lo dovrebbe invece fare Dio?

Il primo inganno è stato nella perenne affermazione e promessa d'ogni religione che l'adesione ad essa, imposta all'insaputa alla nascita, porterebbe i nascituri a crescere con un naturale comportamento etico e morale. Nessuna religione non lo ha mai realizzato.
Il secondo inganno è stato quello di pretendere che la "giustizia" decisa ed imposta da uomini fosse invece una naturale parte integrante della religione.
Chiediamoci dunque perché Gesu ha impedito la lapidazione della donna adultera imposta dalla "giustizia"? Avrebbe forse allora deciso di abolire la religione?

Quali genitori hanno forse istruito a dovere i propri figli per permettere loro di "scegliere"?
Non sarebbe ora per tutti i genitori di pretendere che l'insegnamento religioso impartito ai propri figli fosse epurato dalle alterazioni ed imposizioni, dai giudizi e pregiudizi, dai miti e misteri, per ritrovare la concreta funzione originale di saggezza universale?

Per millenni le religioni imposte non hanno portato la "pace" promessa.
Forse la "saggezza" lo potrebbe fare se fosse offerta ai bambini, e non mai imposta.

Vale la pena di TENTARE.