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Rosalinda io non ho niente
di romantico
Ti prendo a schiaffi quando mi sento frustrato
e rido bastardo quando mi dici ti amo. Ho fuso con questa serie
di cover e di concerti: facciamo l'amore e ti vomito addosso
i testi dei Doors e alla fine tu piangi e dici che sono violento
e brutale. Poi mi abbracci metti l'autoradio a manetta e maliziosa
mi tocchi per ricominciare e io riprendo a cantare e a scopare
e alla fine tu passerai un'altra notte a pensarmi, ad ascoltare
lo sciabordio del mare dal tuo balcone
Ti mollo. "Lasciamoci,
ho bisogno dei miei spazi." Settimane ad aspettare il telefono che squilla, sai che tornerò, non sai se tornerò, digiuna giornate intere rifiutando gli inviti degli amici ai miei concerti. Ti disperi. Cristalli di lacrime riempiono le tue guance. Quando torno sei una rosa senza spine, sembra che sia passato un minuto dall'ultima volta che ci siamo visti e in macchina mentre litighiamo mi dici che vorresti uccidermi. Facciamo sesso. Rolling Stones a manetta. Ci amiamo ancora e lo facciamo io sopra di te sempre ovunque. Ti lascio, ti prendo, le amiche sentenziano che sono pacchiano e che dovresti lasciarmi: buoni consigli che non ti toccano. Sì, io non ho niente di romantico ma se qualcuno ti guarda troppo gli spacco il muso, come ora che nel locale acceso quel tipo farcito di muscoli vuole fare il cascamorto e io gli assesto una ginocchiata nel petto e lo mando al tappeto, poi, sul palco, suono you shook me all night long degli AC/DC baby, you shook me all night long .piccola, tu mi scuoti tutta la notte e alla fine mentre sali le scale per andare sul tuo balcone, pensi a me, al mare, e ti dici di essere felice. Immagini la schiuma che gorgheggia fra le rocce, senti il profumo della salsedine e ti ripeti di essere felice. Rosalinda hai comprato una pistola. Cosa ne vuoi fare? Non sarà per quella tipa sempre mezza nuda che mi gira intorno? A tuo padre non piace il lavoro che faccio, dice che non è neanche un lavoro ma io ci campo e alla fine quando me lo presenti e poi io lo mando al diavolo perché odia i musicisti cominci a imprecare e a urlare sopra entrambi. "Sono incinta!" Io e Sara lasciamo il grande appartamento in subaffitto. Andiamo a vivere assieme, tutt'e due nella stessa casa con tuo padre che non sopporta la chitarra e mia sorella, Sara, che si lamenta che stiamo troppo stretti. Cesso sempre occupato. Due che dormono nella stessa stanza. Un giorno mi confessi che non è in arrivo nessun bambino, io ti meno. Poi ridiamo e finiamo a letto a fare all'amore. Mi fai vedere la pistola. E' per me. "Se mi lasci ancora ti uccido", dici. Nel pub ci sono luci soffuse e i Led Zeppelin in sottofondo, gli amici sbarbati che parlano di scommesse e di corse clandestine, di motociclette. Io corteggio una moretta. Sei inviperita. Mi allontano, vicino alle toilette, mi apparto e sto quasi per baciarla quando un boccale di birra mi manca per un pelo. Ti aggrappi ai capelli della mora, ringhi e mi dai un calcio nelle palle. Ti ammazzo! Fai. Ti giuro che ti ammazzo! E quasi piangi. Rosalinda non hai niente di romantico Hai smesso di ascoltare il mare Smesso di guardarlo. Hai conosciuto un tale ricciolino che ti fa sentire ok. Ti porta negli ambienti snob. E alla fine quando dice "andiamo a casa mia" pensi che non ti dispiace. Io ho un incidente con la motocicletta, tentavo di vincere una corsa clandestina. Finisco in ospedale. Non ti fai viva, niente di grave. Tuo padre e Sara mi danno la notizia: Rosalinda è partita, per sempre. Con uno che fa il pugile. Un tizio grande e grosso che la sa apprezzare. Sparisci, non mi cerchi. ROSALINDA ROSALINDA dove sei? Un giorno mentre suono ad un concerto un tizio grande e grosso sale sul palco e mi spacca il naso. Alle sue spalle ci sei tu che piangi. Mi dici che faccio schifo e che sono uno stronzo. Mi dici che mi hai odiato e mentre mi pulisci il sangue con un fazzoletto sei tutta lacrime e parole dolci. Ci sposiamo. Ora aspettiamo davvero un figlio, anche se non è il mio. Tuo padre ha cominciato a strimpellare con la chitarra. Sara è andata a vivere con un veterinario. Ha detto che questa casa le mancherà. Rosalinda hai in mano i noduli del mio essere... Possiamo guardare il mare assieme, tessere fili di sogni, oceani di progetti, amarci, e fingere di non avere niente di romantico. |