Il (mirabilmente) folle, altamente lisergico Diario di Telemaco

UN GIORNO QUALUNQUE

(Libera ispirazione da A DAY IN THE LIFE)

di Telemaco Pepe (18/12/2002)

Commento all'articolo


Ero in macchina quella sera e la mia mente ando' altrove. Pensavo alle mille suggestioni che essa puo' creare. D' un tratto il mio pensiero si rivolse verso persone a me sconosciute. Tra queste una ragazza di cui mi ha parlato un mio amico: il suo ragazzo l'aveva lasciata e lei era impazzita. Impazzita a tal punto che lei un giorno tento' di strappare i capelli a sua sorella, mentre era al telefono, durante dolce e soffusa conversazione con il suo ragazzo. Ma lo sai cosa vuol dire tutto cio'…? Lo sai?…

Sono entrato in un bar, oggi. C'era un tizio strano e bizzarro, brutto e basso, che fissava incessantemente il mio volto ed aveva un sorriso ebete. Chi sei? Cosa vuoi? Stara' forse per uccidere qualcuno?… - mi chiesi sperduto e laconico. Non ho avuto il coraggio di dirgli niente. E mi dissolsi nel nulla.

Mi sveglio. Oh, no! Sono ancora qui, che vuoi, dubbio, da me? Vattene, per un po'!… Vado in bagno, mi guardo allo specchio. Ho fretta: devo prendere il trendo ed andarmene da questa fottura citta'. Salgo sul treno, ora sono calmo ma sto gia' cominciando a farneticare. Sono entrato nel "mio" sogno. Surreale e ingombrante. Ma tutto sommato piacevole ed eccitante. Tutte le altre persone intorno a me parlano, qualcuno mi fissa, qualched'un altro scruta il suo sguardo fuori dal finestrino. Un bambino urla e piange a singhiozzo, sua padre gli mette in bocca il biberon. Una bella ed avvenente fanciulla accavalla le gambe eccitando non poco i passeggeri ai suoi lati.

Scusate tanto, ma non ho voglia di essere con voi.

E mi spengo……………


Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail.