mpah
fiuuuuuuuu
La sigaretta era sempre più corta e le tirate sempre più
lunghe.
Mmpaah
Pfiuuuuuuuuuuu
. OK!
mpah.
Spense la cicca: tre dita la soffocarono nel posacenere. Sembravano
stringere una matita ormai ridotta al nulla, così consumata
e spuntata da poter riuscire solo più a disegnare un punto
grigio.
iuvffffff. Un punto, la fine di qualcosa.
[..?] PRONTOBUONGIORNO.
[
] ESATTO. [
] Sì, CERTO. [
] INFATTI
E' QUELLO CHE STAVO PER DIRLE. [
] PERFETTO. [
] PERFETTO
CERTO.
[
] HO CAPITO. [...?] ANCHE SUBITO! SE PER LEI VA BENE POTREI
ESSERE NEL SUO UFFICIO FRA UN'ORA AL MASSIMO. E' TUTTO PRONTO,
CI SONO ANCHE LE FIRME MA VORREI ANCORA DISCUTERE UN PUNTO CON
LEI SE [
] CERTO. [
] CAPISCO, CERTO.
[
] NON SI PREOCCUPI. [
] HA RAGIONE [
] DI NULLA,
SARA' PER UNA PROSSIMA VOLTA [
] ARRIVEDERCI.
Com'è difficile
tornare a respirare senza la cannuccia.
mpah
.fiuuuu.
mpah
. fiuuuuuuuuu
Gli occhi del mondo lo
stavano guardando. Il suo cane, spalmato sul tappeto, lo fissava
dal basso. Provò vergogna di se stesso.
C'era del fumo nella
stanza, c'era un posacenere sporco, c'era un telefono, un cane
e un tappeto.
C'era un uomo in quella stanza e c'era ancora da aspettare. Aspettare
cosa?
Aspettare che ogni ora smettesse di essere ancora e che ogni
minuto si dissanguasse di ogni secondo.
Aspettare cosa?
Non ci sono risposte in quella stanza.
mpah
.fiuuuuuuuuuuuu
Il gusto acre del tabacco
dette sapore al silenzio. |