Cultura - PrimiPASSI

POLAROID

di Skino

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…mpah… fiuuuuuuuu… La sigaretta era sempre più corta e le tirate sempre più lunghe.
…Mmpaah… Pfiuuuuuuuuuuu…. OK!
…mpah.
Spense la cicca: tre dita la soffocarono nel posacenere. Sembravano stringere una matita ormai ridotta al nulla, così consumata e spuntata da poter riuscire solo più a disegnare un punto grigio.
…iuvffffff. Un punto, la fine di qualcosa.

[..?] PRONTOBUONGIORNO. […] ESATTO. […] Sì, CERTO. […] INFATTI E' QUELLO CHE STAVO PER DIRLE. […] PERFETTO. […] PERFETTO CERTO.
[…] HO CAPITO. [...?] ANCHE SUBITO! SE PER LEI VA BENE POTREI ESSERE NEL SUO UFFICIO FRA UN'ORA AL MASSIMO. E' TUTTO PRONTO, CI SONO ANCHE LE FIRME MA VORREI ANCORA DISCUTERE UN PUNTO CON LEI SE [… … …] CERTO. […] CAPISCO, CERTO. […] NON SI PREOCCUPI. […] HA RAGIONE […] DI NULLA, SARA' PER UNA PROSSIMA VOLTA […] ARRIVEDERCI.

Com'è difficile tornare a respirare senza la cannuccia. …mpah….fiuuuu.
…mpah…. fiuuuuuuuuu…

Gli occhi del mondo lo stavano guardando. Il suo cane, spalmato sul tappeto, lo fissava dal basso. Provò vergogna di se stesso.

C'era del fumo nella stanza, c'era un posacenere sporco, c'era un telefono, un cane e un tappeto.
C'era un uomo in quella stanza e c'era ancora da aspettare. Aspettare cosa?
Aspettare che ogni ora smettesse di essere ancora e che ogni minuto si dissanguasse di ogni secondo.
Aspettare cosa?
Non ci sono risposte in quella stanza.

…mpah….fiuuuuuuuuuuuu……

Il gusto acre del tabacco dette sapore al silenzio.