Cultura - PrimiPASSI

IN PANCHINA

di Daniela Di Raimondo

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Seduta su una panchina della stazione, aspetto un treno per chi sa dove, ho lo sguardo fisso in terra, è assente, vuoto, stravolto da troppi pensieri; dove voglio andare? Dove mi potrà portare questo viaggio? Partire, andare altrove forse non serve, cambierei città e luoghi, incontrerei gente diversa, nuove esperienze mi attenderebbero se solo lo volessi, ma nel cuore ho solo tanta tristezza e l'ombra dei miei ricordi che non mi abbandona.
Ecco, all'improvviso il fischio del treno mi fa trasalire dai miei uggiosi pensieri, esso si sta avvicinando alla stazione, tra poco si fermerà, alcune persone raggiunta la meta scenderanno, altre saliranno per prendere posto con spintoni, facendo a gara a chi si siede per primo e riesce a conquistare il miglior posto; che ridicoli penso.
Ma in fondo la vera sciocca sono io, che ci sto a fare qui? Voglio partire o restare?
Piuttosto è la mia mente che vuole viaggiare, visitare luoghi incantati dove non esiste sofferenza, miseria, egoismo, cupidigia e rancore; un luogo colmo d'amore, di sogni, bontà, altruismo e generosità.
Il treno sta per ripartire cosa devo fare? Non serve fuggire se il mio cuore è pieno d'angoscia, essa mi seguirebbe ovunque io vada...... il treno ha ripreso lentamente il suo cammino ed io ancora lo guardo fissa, con occhi sgranati perchè sento che devo in fretta prendere una decisione importante..... aumenta la sua marcia sempre più, adesso è divenuto difficile raggiungerlo; allora immagino in quel momento che in quel treno siano salite le mie sofferenze, i miei dolori, le ansie e i miei dolci e tristi ricordi, racchiusi nella visione di un vecchio ed elegante signore che è stato accanto a me per troppo tempo, che decide di andar via e non tornare più....... si allontana così su quel treno la mia vita, l'ultimo suo fischio sembra ormai lontano, l'ultimo vagone e divenuto un puntino nero che svanisce nell'orizzonte.
Rimango a guardarlo agitando la mano come se stessi salutando un caro e sofferto amore di un tempo, che è stato parte di me e che adesso non lo è più. Finalmente il nulla, è scomparso nella nebbia.
Volto le spalle al mio passato e guardo in faccia al mio futuro....... buongiorno speranza!