Cultura - Riflessioni

LEGGIAMO SEMPRE MENO

di Patrizia Caputo (28/10/2000)

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Leggiamo sempre meno. Questo è quanto almeno risulta da recenti statistiche, dove troviamo l'Italia non certo tra i primi posti nell'acquisto di libri. E' un vero peccato che il nostro popolo, "discendente" da grandi navigatori, poeti, artisti, manchi di migliorare la propria cultura anche nella lettura. I libri sono un patrimonio mondiale, appartengono a tutti noi e dovremmo veramente avvicinarci un po’ di più alle sue "pagine", se così posso dire. Se solo provassimo ad aprire un libro e leggerne il contenuto, potremmo improvvisamente ritrovarci in un altro mondo, forse meno reale, ma comunque vivo e forte. Vi sono storie veramente affascinanti, ricche di contenuti, capaci di lasciarci veramente qualcosa dentro. Personalmente, posso affermare che ogni volta che termino un libro, mi arricchisco intellettualmente un po’ di più. Scopro nuovi pensieri e riflessioni a me prima sconosciuti. E poi, molto più semplicemente, il libro aiuta a non far morire la nostra fantasia. Ci permette di potenziarla sempre più e di superare barriere ed orizzonti, attraverso l'immaginazione.

Purtroppo non abbiamo molte librerie locali. Le biblioteche comunali mancano forse d'incentivi finanziari, quindi, poche sono le possibilità di potenziare tale settore. Sinceramente, non conosco cosa e quanto si faccia per tutto questo, almeno a livello locale. Ho sempre immaginato di aprire una grande libreria, e di colmarla di tantissimi libri, di mille colori e dimensioni diverse, sotto quegli immensi soffitti a stella. Catalogarli per genere, illuminarli in maniera particolare e far sì che il cliente abbia l'imbarazzo della scelta. Sarebbe bello, ad esempio, che l'amministrazione comunale si facesse promotrice di iniziative rivolte a creare vere e proprie giornate dedicate al libro, con piccole fiere dove sia possibile ritrovare libri sia datati, sia nuovi di copertina, alla scoperta di nuovi autori, e alla "riscoperta", perché no, di libri dimenticati in fondo alla nostra memoria. Non c'è niente di più bello nell'ammirare una grande vetrina di libri, dalle copertine importanti, e fermarsi a scoprirne le prime 10 righe, a volte determinanti per un nuovo acquisto. Potrà apparire anche stupido, ma ogni volta che consulto un libro in un negozio, mi piace sentire il profumo delle pagine, fresche di stampa. E' il mio primo approccio ad un libro, che poi, inevitabilmente, acquisto.

E anche se non aprirò mai una libreria, quando arriva la sera, mi siedo nel mio studio ed ammiro la "mia" biblioteca, che pur essendo modesta, mi appare straordinaria.