CULTURA - Introspettiva

Lettere d'ira e di vita ...

Lettere e riflessioni scritte a me stessa

di Manuela (18/2/2003)

Commenta l'articolo


DICIANNOVENOVEMBREDUEMILADUE ORETREDICIETRENTUNO

... Non riesco ancora a capire perchè io mi ostini in questo insistente e lacerante modo di oppormi ai miei sentimenti, ai miei pensieri e in egual modo ad oltraggiare le mie parole.. La realtà a volte è così assurda che raggiunge la banalità, riesce a sfiorare l'ovvio e a procedere verso qualcosa di irrimediabilmente lontano, irragiungibile.

Amo ciò che osservo purchè sia nei miei confronti del tutto schivo e assente, che mi faccia soffrire e patire, che non mi dia una spiegazione ai miei perchè, che mi faccia instaurare una relazione che va oltre il visibile.

..Il passato è ormai un ricordo che quando non dovrebbe, ma invece è come se lui potesse tutto, affiora alla mia mente, mi fa male, mi percuote, mi uccide.. Il presente è un'incognita, lo conosco, lo ignoro e me ne compiaccio.. Lo odio e non lo capisco, lo disprezzo e mi rende schiava di tutte le sue schifose leggi naturali che detta.. Amo la gente perchè vive come la legge vieta e mi intrisco nel vedere "cadaveri in vita", persone che fanno tutto ciò e solo quello che devono, che si limitano ad ascoltare e penano per applicare ciò che hanno appreso; non sanno di essere già morti eppure si fanno assalire da sensi di colpa, rimpianti e si abbandonano a pensare che la via migliore sia il suicidio.. Perchè lottare con un piede nella fossa?! Non c'è nè ragione in effetti..

Il futuro ho deciso che non mi turberà, solo perchè sono sicura che il fato è più mutevole del domani.. Andrà come deciderò dio farla andare...

DICIASSETTEDICEMBREDUEMILADUE ORENOVEECINQUANTA

..Sto diventando qualcosa che non sono.. Influenzata da tutto lo smog delle cose che mi stanno intorno, delle persone che amo, di quelle che non conosco, stanno evaporando come rugiada al sole..

Ricordo ancora quando tempo fa stavo sempre sulle mie, nessuno mi poteva guardare che io scoppiavo a piangere..

Ora il mio guscio, in cui tanto mi esternavo e mi sentivo protetta, si è schiuso e quello che c'era prima, si è consumato all'interno, l'ho dimenticato, mi è stato rubato dalla mente..

Quando la realtà si fa più dura e grave e la gente diventa sempre più cruda e avara, allora è tempo di combattere, per le buone o cattive cause, per far valere quello in cui si crede, si spera, si ama, si conserva..

Cerco sempre di non farmi mettere i piedi in testa da nessuno, ma essere forti dentro non è tanto facile come farlo vedere esternamente agli altri..

Provo ad osservare la gente, ad instaurare un certo rapporto.. Ma bisogna essere forti e non sempre ci si organizza la mente per compiere tale sforzo.. Le persone a volte, imprimono in me grande tristezza, ma bisogna comunque amare la gente, anche se non se lo merita.. Non ci sentiremo in colpa quando verremo uccisi..