Cultura - PrimiPASSI

IMPROVVISAZIONE

di Matteo

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Serata fantastica, non esistono ricordi nè recriminazioni, non ci sono dubbi, c'è il freddo invernale e un cielo avvolgente. Non c'è la paura del futuro ed esiste Dio. Domani sarà svanito, inghiottito dalla rabbia e dall'insonnia, ma non ha senso pensarci. Oggi non penso al domani ma al dopo. E' un modo di proiettarmi, ma non troppo oltre, così da evitare l'angoscia, continuando a sperare. Ci sarà da bere, e da non riflettere. Durerà per tutta la sera o forse per poche ore, ma per quel tempo tutto avrà un significato e non è cosa da poco anche se quella luce dovesse diventare una nuova incertezza e un labirinto illuminato improvvisamente oscuro. E questo libro, beh, è fantastico e Parigi e immaginare che questa sera entrando in un bar le comitive saranno allegre e le donne bellissime e i loro profumi accattivanti. E se non dovesse essere così poco importa. Ma di certo sarà cosi. E sai che potresti averle tutte e che domani tutte ti tradiranno e che forse non le hai mai conosciute veramente. Ma domani non avrai tempo per pensare e oggi non c'è tempo di pensare a domani. E se le strade dovessero esser vuote, ci si camminerà ballando e finalmente sorrideranno ad un normale martedi di Dicembre che poi in un' altra parte del mondo è già passato. E se invece saranno troppo gremite e il brusio ti renderà folle, con un urlo creerai il vuoto e correrai in fondo fino a che, accasciato chiederai aiuto e la luna, commossa, ti aiuterà. E se non dovesse farlo, allora girerai vagabondo, tutto alle spalle, e vivrai dei tuoi valori, ammesso che ancora qualcuno sia avvinghiato al tuo cuore. Perchè gli altri li hai strappati e lacerati e curati col fuoco della tua idiozia. E questo non è l'effetto dell' alcool ma dell'anima della sera e del fumo di una sigaretta che ti hanno permesso di vivere per mezz'ora. Perchè se anche niente dovesse succedere, è già successo dentro di te. E ti ha già stancato.