AnchePOESIA

NEL FONDO

di Amedeo Bruni

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Nel fondo
artefice di sfinimenti
cinta senz'occhi
vacillante bigia nel tempo
libidine di degenti nostalgie
decadenza dell'impero romano.
PREGARE
vanità di costruttori babelici
albagia
stolti guaritori del domani.
Il mio nome
è brezza marina
aura mattiniera
diverrò egoista
alla maniera del mare
PROFLUVIO.
Rudere
sulfuree mura
in voi sboccia e avvizzisce
l'uggia dell'inchiostro.
Il diavolo
s'infatuò della potenza
estasi ed oro
i suoi occhi emersero.
Scartò l'inferno
ravvivò il fuoco
fulgore e sfavillio.
Infine
sedotto dall'anima
elesse regno
le mie paure.