La vita sessuale di Catherine M. è l’ultima creatura di matrice francese, che ebbe inizio negli anni ’30 con Anaïs Nin, la prima donna che ha parlato di erotismo mettendo nero su bianco avventure e fantasie nei propri diari e romanzi, in un periodo in cui "non stava bene" trattare certi argomenti.

A seguire (sempre di matrice francese) Histoire d’O di Pauline Reagé (1954) e Emanuelle di Emanuelle Arsan (1967), i quali fecero scalpore, perché entrambi le scrittrici dichiararono che nelle storie descritte c’erano forti tratti autobiografici.

Nel 1980 dalla Spagna arriva Almudena Grandes con l’ormai celebre Le età di Lulù, portato sul grande schermo da Bigas Luna ed interpretato da un’acerba Francesca Neri.

Anche film come ROMANCE (1999) della regista Catherine Breillat, ha portato il sesso senza censure sul grande schermo dal punto di vista femminile.

Ed ancora Baise moi/Scopami di Virginie Despentes, autrice del romanzo nel’93 e regista nel 2000 nella trasposizione cinematografica.

Questo film riaccese la polemica sulla CENSURA CINEMATOGRAFICA e mobilitò i grandi nomi del cinema tra cui Jean Luc Godard.

Le protagoniste del film erano attrici pornografiche che interpretavano realmente le scene di sesso esplicito.

Una delle interpreti principali del film Raffaela Anderson, ha scritto un libro, "Hard", ritratto senza tabù di una pornostar: la storia di come lei decise di entrare nei film a luci rosse, scelta della quale non si pentirà mai.

Oggi dell’erotismo se ne parla di più, cattura il pubblico del piccolo schermo, le platee dei talk-show e sempre più spesso sono le donne ad esprimersi in merito.

Sicuramente si sentono più libere di farlo perché oggi le cose sono cambiate e se una donna racconta le proprie fantasie sessuali, non sembra poi così strano.

Ad esempio chi non ha mai sentito parlare del programma SEX IN THE CITY? E chi non ha mai visto puntate sul tema del COSTANZO SHOW?

Recentemente sono state pubblicate intere collane dedicate ai romanzi erotici scritti solo da donne, come ad esempio PIZZO NERO editi da Giancarlo Borelli.