PrimiPASSI

DENARO

di Immagini&Parole

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Senza ricordi, vuoto di immagini, non ha passato e soprattutto non ha futuro. Nel presente è un uomo alto e dinoccolato che si alza a sedere nel letto sotto un poster di Vasco Rossi. Vale 20000 euro. Io sono il suo assassino. Una donna. Non ha anima. Nel presente si alza a sedere sul letto sotto il quadro di un paesaggio suggestivo, monti scavati e mare schiumoso, odora di bagnoschiuma ed ha un viso insignificante. Vale 35000 euro. Io sono il suo assassino. Bambini. Valgono molto di più.
Anziani. C'è anche l'eredità. Ridacchio, ghigno e tiro il grilletto pensando che il mondo non l'ho fatto io, penso che sono ricco, migliaia di banconote. Esatto. La giustizia non mi fa paura, non mi daranno mai la sedia elettrica, non finirò mai dentro perché ne so uscire pulito. Amo me stesso e la realtà creata da esseri meravigliosi, più giusti e saggi di me che però uccido e mi fanno essere milionario. Ghigno. Dio mi può fermare? E perché non lo fa? Sparo. Morte. Dolore. Piango mentre capisco che ho colpito me stesso, oggi, deglutisco, mi punto la pistola contro le labbra. Sorrido. Inghiotto rimorso. Solitudine. C'è solo il mare. Sparo. L'ultima cosa che penso è quanto vale il denaro e rimbalzano la pallottola e il sangue dentro il mio cranio.