AnchePOESIA

MIDNIGHT CALLER
di Telemaco Pepe

Commenta l'articolo


...quando la tua presenza si traduce in entita', e la tua voce dissolta
dalle bisbiglia degli altri, il tuo grido strozzato ed il tuo ego cosi'
bistrattato, invochi la Luna ma ti rispondono spazzatura, ti credi in-
telligente, invece per loro sei solo invadente. Attorno a te tanto,
troppo amore, nel tuo corpo invece niente calore, se l'amore per loro
e' solo certezza, per te sara' solo amarezza, e' la conferma per loro,
e' la negazione per te, enigma irrisolvibile, che si insinua nella tua
esistenza, che importa quale sara' la sua essenza. Sei solo e randagio,
e nessuno che ti metta a tuo agio. Il sorriso degli altri piove come
una condanna, ahime', vincono gli scaltri, ora mi gettero' come un paz-
zo dagli spalti, per attendere che la mia esile anima si sfracelli con-
tro il muro dell'indifferenza. Sono l'invocatore di mezzanotte, invoco
voi che non mi ascoltate, chissa' mai se mi ascolterete, aria elettrica
io respiro, il mio cuore sta' per saltare, qualcuno sta' per gettare
acqua sui fili scoperti, scoperti molto tempo fa, sono in ginocchio ma
non ancora abbattuto.

TELEMACO PEPE, la vostra voce dopo la Mezzanotte


Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail.