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Memorie di un passato |
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I'd rather wake up in the middle of nowhere than in any city on Earth. (Steve McQueen) La nostra non e' una generazione, e' una non-generazione, un'epoca cioe' mai nata o gia' morta in partenza, perche' destinata a morire, subito. E' il trionfo dell'Io Assoluto, quale forma (pseudo)-anarchica ed ultra-edonistica, in completa antitesi con lo stereotipo degli anni '60, dove si e' verificata una rivoluzione sociale, musicale e culturale senza precedenti. Irripetibile e' l'aggettivo consono a quell'incredibile decennio. Ancora oggi noi lo viviamo di riflesso e tendiamo ad "aggiornarlo" continuamente. E di conseguenza avremo uno sconvolgente misto di epoche che in fondo ci rappresentano e non ci rappresentano al tempo stesso, provocando un indicibile caos dove alla fine gli smarriti siamo noi. Perche' generazione senza identita' appunto, inespressiva ed a vicolo cieco. Una sorta di "lost-generation" per gente che non sa e non puo' e non vorrebbe perdere. Ma che inesorabilmente viene schiacciata. (12/11/2000) ....sono una scheggia impazzita che viaggia a 1000 all'ora perpetuamente in periodo di transizione in un'epoca che vive nella transizione. (12/11/2000) Personalmente, l'unica
certezza che possiedo in questo convulso pulsare di sensazioni
e' il dover non amare. (20/2/2001) Se la scienza rappresenta (ed ha sempre rappresentato) tutto cio' gia' esistente ma che deve essere ancora scoperto dall'uomo, la vita forse non e' la stessa cosa, forse anch'essa tutta da scoprire? (24/2/2001) STRAMBA RELAZIONE Pensi davvero io sia fortunato o che mi stia divertendo?... Io che mi affogo nel mio personalissimo dispiacere, io che non so piu' amare, ne' piu' soffrire ma dimmi tu cosa vuol dire gioire? io che mi strafogo di qualsiasi schifezza, non importa quale ma che bello essere cosi' bestiale e che libidine essere il tuo peccato in fondo a te niente ho mai celato e che supremo erotismo guardarti negli occhi quegli occhi cosi' gonfi di lussuria occhi nei quali io annegherei oh, come nel tuo sguardo piangerei e la mia rabbia arroventerei che sudicia folle goduria, io in te ci dormirei
col mio malessere spero di annientarti e non cercare mai ti voltarti! schiava del mio pensiero tu in questo momento sei, che strambo affare il nostro, spero di cambiarti,... come la tua tristezza "mi farei"..........
Nei tuoi interrogativi continuo ad affogare ma dimmi, perche' non smetto mai di amare?.... non fai altro che il mio egoismo sollecitare solo un bacio ti chiedo per poi cambiare e' cosi' complicato per noi parlare smettiamola di sussurrare
ho bisogno di te e tu hai bisogno di me tu stai soffrendo no, non ti sto mentendo
ho chiesto solo un briciolo del tuo tempo ma riesco solo a guardarti a stento sono disperso nei tuoi occhi e non riesco a sottrarmi dalla tua malinconia sei cosi' bella che non riusciro' piu' ad andar via
e' proprio una stramba relazione noi due padroni di questa sconvolgente emozione
cosi' forte da far vergognar gli altri che bello essere cosi' svergognati potremmo dire che ci siamo tanto amati potro' dire, scioccamente, "non riusciro' mai a scordarti" (26/2/2001) SENZA VERGOGNA E non mi importa se cadro' ai tuoi piedi di nuovo E ti assassinero' con la mia ansia da gatto randagio No, non mi vergognero' se piangero' di nuovo davanti ai tuoi occhi O se striscero' da lurido verme come mai verme sono stato Mangero', ingurgitero' tutto cio' che mi pare Fino ad essere il piu' volgare E non mi importera' se ti vomitero' addosso lo schifo che sento dentro ora No, non mi importera' di manifestare la mia latente schizophrenia Perche' malato pazzo io sono E la mia infinita pazzia vi lacerera' il cuore Voi mi fate pena, voi vi vergognate di essere voi Ma io non mi vergogno di essere io La gente ha paura dei matti, ed io ne sono il Re indiscusso Di tutti gli irrazionali io sono il padre anarchico ed incorruttibile Voglio strisciare di nuovo per terra, come mai prima d'ora avevo osato Che bello vedere le vostre facce cosi' intrise di sgomento La gente non vuole varcare mai quella linea, la linea della vergogna Che mi importa se ogni tanto io oso andare oltre In fondo sono io che rischio, non voi Gia' perche' voi non potete e non sapete rischiare La mia mente e' un sudicissimo bordello, condito da puttane e puttanieri Il mio umore e' un indescrivibile, assordante, afono caos musicale Di cui nemmeno il Diavolo riuscirebbe a compiacersi, tanto e' il rumore, incestuoso! - che dietro il mio tetro sguardo si cela e voi, anime in pena, non potrete far altro che fuggire dalla mia ira e sperare di uscire da questo mondo maledetto che mi ha creato e poi eletto inspodestabile ed unico Re. (2001) Non lasciare che la vita prenda il sopravvento su di te Lascia che sia tu a prendere il sopravvento su di Lei L'amore non e' la risposta E' la vita, il tuo enigma Ma non tu non lo sai Anche se un giorno saprai (24/3/2001) La miglior risposta al fallimento a volte e' il piu' rigoroso ed assordante silenzio. (2/7/2001) Defraudato di ogni stimolo ma pur sempre io, dopo tutto. (2/7/2001) Lascia che sia, in fondo sara' la corrente a portarmi via. (2/7/2001) ...mi cullo sulla baldanzosita' dei miei "voli", fino a quando la mia placidita' non verra' frustata da un acido, imprevisto risveglio... (3/11/2001) "I bambini sono l'epicentro del cuore del mondo. Il loro sorriso ed il loro pianto la carne ed il sangue della nostra sensibilita'" (26/12/98) "C'e' tanta gente abituata ad abituarvi. Non vi farebbe piacere che qualcuno vi abitui a sorprendervi? " (1998) "Prima un fuoco
imperioso (1998) talvolta vorrei tanto "distruggermi" e sciogliermi in acqua di mare, mischiandomi cosi' nell'Oceano e mimetizzarmi tra le correnti e le maree, onde divenire un'onda, un'onda che un attimo dopo s'infrange sontuosamente, con regale magniloquenza su di uno scoglio, scontro violentissimo, volume altissimo ed assordante, spettacolo accecante, spettacolo che stupira' la vostra immaginazione e possa rapire il vostro occhio vergine e distratto, pedissequamente perso nel grigiore di un vuoto infinito. (1999) IL CIELO DI MARY Mary disse di aver visto
il cielo dipinto di rosso e gli alberi in fiamme, ma in realta'
era il suo sottilissimo corpo ad essere ricoperto di rosso ed
il proprio cervello in fiamme. Lei, vergine perversa ed ammiccante
il prossimo Superbo peccato, e' stata risucchiata dal suo stesso
ego e demolita dai Suoi stessi pensieri, per Mary oggi era ieri
e ieri sarebbe stato domani. (1999) GLORIA: bagliore, luccicante
gemma che si erge sul nostro cervello, gonfiandoci d'orgoglio
e drogando la nostra mente di felice e lisergico entusiasmo.
Straordinaria vampata di luce e schiaritrice di dubbi ed incertezze
che il continuo passare del tempo riflette continuamente su di
noi, spesso facendoci smarrire e soffocare. (1998) FOTOGRAMMA Agonizzanti lampioni
cercano luce e calore. (Fine Estate 1998) |