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LA STORIA DEL BLU

di Amleth

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Blu passava attraverso le strade di Brea silenzioso come il vento serale.
Era gia' buio quando,il mago,entro' nella locanda del Puledro Impennato e le poche persone presenti a quell'ora erano tutte riunite attorno al focolare.
Appena varcato l'uscio si fermo' un momento per osservare i presenti.Il suo carattere schivo lo portava lontano da quel tipo di posto,affollato e rumoroso,ma quella sera aveva una promessa da mantenere ed una missione da portare a termine.

"C'e' qualcuno che vuole ascoltare la mia storia?"

"C'e' qualcuno qui che vuole sentire la storia di Yren e di un uomo chiamato Guerra e Pace?
…e' una storia nata nel Rammirath …"

Era una parola nell'Antica Lingua elifica ed era ormai raro sentire parole nella lingua degli elfi in quel periodo,cosi' gli uomini pur senza volerlo dimostrarono subito tutto il loro interesse.

"Dalla rete delle stelle…"

Fu pensiero che attraverso' le loro menti improvviso come sbattere di una porta in una giornata di vento.
Un' espressione dubbiosa e affascinata si dipinse sui loro volti .
Il mago,soddisfatto della reazione dei presenti si sposto' davanti al fuoco.

"Bene,uomini,cosi' la lingua antica colpisce ancora le vostre menti addormentate,ma ora state zitti e prestate bene ascolto alle mie parole."

Le persone presenti in quel momento nella taverna non tardarono a mettersi composti ed in silenzio conoscendo il mutevole ed irrascibile carattere dei maghi e si voltarono tutti in direzione del nuovo entrato.

Il Blu stava in piedi davanti a quella piccola folla in attesa,ancora avvolto nel suo mantello,con il cappuccio che gli nascondeva tutto il volto.

"Fate bene attenzione o uomini,questa non sara' una delle solite storie…sara' qualcosa di speciale,se ve la vorro' raccontare.Le parole a volte non dicono cio' che pensano. E voi cercate almeno per questa volta di assomigliare di piu' a degli uomini,che a degli orchetti ubriachi a tutte le ore".

Passo' il suo sguardo profondo su ognuno dei presenti in sala. Qualcosa,d' improvviso, parve attraversare la mente dello stregone che di colpo si blocco' e muto' improvvisamente espressione,parendo ora fosco e ed irritato.

"No!" disse
"Non voglio raccontarvi nulla.E' troppo per voi!

Cosa mai potreste capire di cio' e' successo durante una notte di mezza estate?Terra e cielo,mare e stelle,uomini e chissa' cos'altro dopo. Nulla!Non potreste capire nulla!
Pensate di capire?
Ditemelo,forza!O uomini la vostra stupidita' puo' essere paragonabile solo alla vostra intelligenza,ma voi non lo capite.
Non comprendereste nulla!Neanche io comprendo. E neppure loro hanno capito.
Di cio' e' successo quella sera nessun saprebbe trovarne il senso."

"Ellen Silla Lummenn Omentielvo ."

"Ma non state li' a cercare di ragionare,non provateci nemmeno!La risposta non e' di questo mondo,la soluzione non e' data sapere a voi uomini!Non state li' a consumare le vostre povere meningi cercando risposte che mai potreste trovare!
Sappiamo soltanto che e' successo.
E come e' successo e' finito. Un attimo lungo come il tempo.
E perche' e' finito?…Ecco e' questo quello che piu' mi risulta incomprensibile!"

FINE

Dedicato ad Irene 3/9/2000