CULTURA - Tecnologia

Il confronto Athlon - Pentium III

di Marcello Mormone (17/4/2000)

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Esiste un legame molto stretto tra l'invio di una e-mail, l'elaborazione di un'immagine digitale oppure una partita ad un moderno videogame. Un legame fatto di milioni di transistor integrati su una minuscola scheggia di silicio: il suo nome è "microprocessore". Il microprocessore rappresenta l'unica "costante" tra i molteplici usi che si possono fare di un moderno personal computer: è lui l'artefice dei nostri successi ad un videogame... oppure la causa delle nostre frustrazioni quando un'applicazione rallenta. Una scelta oculata di questo componente è dunque fondamentale per poter usare con soddisfazione quel meraviglioso strumento che è il PC! Per questo motivo abbiamo deciso di esaminare attraverso un confronto i due microprocessori per PC più veloci del momento: il nuovissimo Athlon di AMD e il Pentium III in versione Coppermine di Intel.

AMD Athlon segna il debutto di AMD nel segmento delle CPU ad alte prestazioni. Questo processore di settima generazione vanta caratteristiche ineguagliate, come la cache L1 da ben 128 Kbyte, le nove unità parallele di esecuzione, oppure il velocissimo bus di comunicazione da 200 MHz, ereditato dai processori Alpha di Digital. Athlon integra la tecnologia MMX, oltre ad uno speciale set di istruzioni ideato da AMD per velocizzare il 3D e il multimedia, chiamato 3DNow!. Sebbene simile nelle fattezze ai processori di Intel, Athlon richiede per funzionare delle schede madri specifiche, compatibili con quello che AMD ha battezzato SlotA. Attraverso i principali marchi sono disponibili per ora modelli con il chipset AMD 750 e supporto all'AGP 2x, all'UltraDMA/66 e alle memorie PC100. A breve saranno disponibili prodotti basati sul chipset KX133 di VIA, con supporto anche all'AGP4x e alle memorie PC133. Le schede madri per Athlon offrono lo stesso livello di funzionalità di quelle per processori Intel. Athlon è disponibile con frequenze da 500 a 800 MHz ed è perfettamente compatibile con tuffi i sistemi operativi e le applicazioni per PC. A partire dalla versione a 750 MHz è costruito con un nuovo processo a 0,18 micron, che consente di raggiungere frequenze più elevate con una minore dissipazione di calore.

Intel Pentium III è il cavallo di battaglia nell'attuale offerta di processori Intel. Le novità che introduce rispetto al predecessore Pentium Il sono tuttavia abbastanza marginali e l'architettura di base resta sempre quella di sesta generazione, siglata P6 , ereditata da un Pentium Pro che debuttava addirittura nel novembre del '95. In sostanza Pentium III unisce, alla tecnologia MMX di Pentium Il, 70 nuove istruzioni per velocizzare 3D e multimedia, simili ma non compatibili con le 3DNow! di AMD. Queste istruzioni si chiamano SSE. Di recente Pentium III ha subito un ulteriore restyling. Ai Pentium III standard si sono infatti affiancati i nuovi Coppermine (è un nome in codice), identificati dalle sigle E e EB, realizzati a 0,18 micron e caratterizzati da una nuova architettura per la cache, chiamata ATC, che prevede 256 Kbyte di cache L2 funzionanti alla stessa frequenza di clock del processore, invece di 512 Kbyte funzionanti a metà frequenza. La differenza tra il modello E ed EB sta nella velocità del bus, che passa da 100 a 133 MHz. Pentium III Coppermine è disponibile con frequenze da 500 a 800 MHz, si inserisce in un connettore chiamato Slot1 ed e' affiancato dal nuovo chip set Intel i820, che supporta il bus a 133Mhz, le memorie Rambus (D-RDRAM), l'AGP 4x e l'UItraDMA/66.

I confronti effettuabili sono stati sostanzialmente di due tipi: sintetici e applicativi. I primi sintetizzano le prestazioni a livello del singolo componente, mentre i test applicativi misurano le prestazioni in una situazione reale: il fotoritocco di un'immagine, l'elaborazione di un modello tridimensionale, ecc... Potete adottare la frequenza di 600 MHz per entrambi i processori e l'identica componentistica di contorno (128 Mbyte di RAM PC100, disco rigido, scheda video), eccezion fatta per le schede madri.

Sul sistema Intel la scheda video (la velocissima Matrox Millenium G400 Max) funziona in modalità AGP 4x. Il risultato con applicazioni professionali con grafica e applicazioni 2D/3D è che il nuovo processore Athlon di AMD è davvero un "must"; grazie alle tre unità di calcolo Floating Point surclassa Pentium III di un margine variabile dal 15 al 20%.

Per raggiungere le performance professionali di un Athlon 600 MHz serve addirittura un Pentium III 733 MHz! Il 15% in più è quanto Athlon offre anche agli utenti delle comuni applicazioni per ufficio (tipo Office). In ambito multimedia e Internet, che si tratti di comprimere filmati nel formato MPEG-2 o di eseguire istruzioni Java, Athlon stacca Pentium III del 20% circa, dimostrando di essere il Nr 1 anche per chi vuole navigare su Internet o fare dell'authoring multimediale. Con l'AGP il funzionamento in 4x del sistema Intel non solo dimostra di non offrire alcun vantaggio tangibile, ma finisce, per prestazioni, dietro al sistema AMD che lavora in modalità 2x. In ambito giochi, uno dei terreni di prova più insidiosi e al tempo stesso probanti, il margine di vantaggio di Athlon sul sistema Intel va dal 10 al 17%. Anche nella migliore delle ipotesi, un Athlon 600 e un Pentium III 733 arrivano al fotofinish, come è possibile dimostrare con Quake III Arena; negli altri casi Pentium III finisce addirittura dietro. Trarre delle conclusioni non è certo difficile in una situazione come questa... Sinceramente ci si aspettava un match più combattuto e forse una Intel più in forma, ma così non è stato e Pentium III ne esce sconfitto. Può anche darsi che il divario tra i due processori si riduca adottando sulla piattaforma Pentium III le nuove (e costose) memorie Rambus, ma come scusa per Intel non sarebbe comunque accettabile. Un Athlon di AMD costa infatti meno di un Pentium III a parità di frequenza ed è in grado di sopravanzare quest'ultimo con qualsiasi tipo d'applicazione, senza il bisogno di ricorrere ad introvabili memorie particolari. La verità è che mentre Intel ha inseguito, attraverso tecnologie più costose che rivoluzionarie, il miraggio di prestazioni che arriveranno solo se il mercato sarà disposto a seguire e condividere le sue scelte (vedi memorie Rambus), AMD ha deciso di offrire già oggi, con il suo nuovo Athlon, i vantaggi di una vera architettura di settima generazione.