Mi ricordo di quando
gli occhiali
Erano un lontano ricordo e la vista
Già sfocata dalle pellicole della vita
Rendeva meno amaro il contorno e
Lincipiente cecità mi rendeva felice
*
Semplicemente il tempo
precipita
Da quella carrozzella in cui adagiato
Guardavo il girotondo di farfalle e
Un carillon anticipava il metronomo
Che a 250 allora come un cuore impazzito
Scoppiava semplicemente...
*
Ho ancora la voglia di
riflettere in un
Angolino nascosto dallo sguardo di sconosciuti
Che non capiscono il cammino di chi vuole
Solo (a piedi nudi) calpestare lerba e sentirne
Il profumo di un aratro che passa
*
Perchè è
così difficile
del tuttuno afferrarne il senso
E gridare al mondo che esiste
(Esisto) ma il mondo non ascolta ?
*
Sento di morire a poco
a poco
Tanto ci mettiamo poi che ci si
Mette di mezzo questa maledetta
Tecnologia di cavi e tubicini non più
Rigettati da un corpo che assorbe un immortalità
Non desiderata...
*
Vorrei cambiare luogo
Vorrei cambiare logo
Il marchio mi brucia
Vacche profanate e...
Un tir ci conduce sullautostrada...
*
Un poeta scrive con la
penna che
Trema per il dire sicuro di cose tra
La diffidenza differenza di spessori
E laccetta li rende così uguali...
*
La nevrosi mi affascina
Penso di essere sopra
Sopra a tutti passano i pensieri
Non incrocio menti
Forse sono a dormire!
*
E proprio vero!
Invecchiando torniamo crisalidi
Un pò cretine e la saggezza
Labbiamo lasciata alle spalle
Un bambino ci ricorda che dietro
Langolo cè uno scivolo e
Laltalena ci illude per un attimo...
*
Cè troppa violenza per le strade
Cè troppa guerra di parole e di fatti
Cè troppa cattiveria - in giro
Figlia di un padre egoista e di
Una madre puttana che ha vendu to
Il proprio latte a vitelli clonati...
*
Non vi dovete stupire
se affermo che
credete di vivere nel benessere di una truffa
Usuraia che vi chiederà tassi sempre più alti
E trascinerà i poveri resti nel limbo bivio
Bivacchi di barboni che vi nutriranno per
Lultimo pasto
*
Se dovessi rappresentare
il tempo che vivo
Sarei imbarazzato nella scenografia di una
Parete bianca che avvolge quattro cocci
Di bottiglia lasciati lì per caso da uno sprovveduto
Il cui alito confonde lordinaria puzza
*
Il dettaglio non conta!
La misura...meglio se unextra large!
Nasconde il particolare insignificante!
Una tasca bucata perde il resto!
*
Esplorazione di magma
di lettere
Apostrofi di uno spazio che aggancia
Linizio di una processione di croci
Il paese osserva da punti di domande...
*
Tra poco
A momenti
Attimi atrofizzati
Fermi alla fermata
Alla solita coda
As pettando il turno
Sa liamo impacciati
Il girone dei viaggiatori
Per scendere di nuovo
Stacchiamo un ticket
Una fetta di salame
Pronti a ricominciare...
*
Lamore pretende
un dono
Che non posso regalare
Perchè lho già prestato
Alla vita che non restituisce
*
Amo leggere chi ha lasciato
un segno
Tra i vagiti del tempo colgo lo spunto
Per urlare silente dalloggi plumbeo
E non scrive cio che vede...
*
Comunico senza tanti
fronzoli
Scappiamo da questo scempio
Distruggiamo il non senso
Torniamo a essere normali
Nella pazza incredulità
Riprendiamoci gli oggetti smarriti
*
Laltro giorno camminavo
e camminavo
Nel frattempo riflettevo e consideravo
Tra un passo e laltro lo sguardo chino
Cercava una giustificazione del presente
Giaceva sul ciglio della strada aspettando
il rosso del semaforo
Occhio di un io-Dio ferito e morente
*
Da bambino non m i ricordo
di
Giochi di balocchi con una Madre
Tante Madri attorno a me mi
Accompagnavano nel rituale di
Marciapiedi battuti da altri bambini
Per raggiungere la scuola più vicina
Dove Madri diverse ci educavano
Al disegno di un acquarello che
Non conoscevamo ma la tavolozza
Ci aiutava a edificare i colori di
Future vite dai contorni sfumati e irriverenti
*
Sento che sono tempi
difficili
Duri da accettare per un tiepido
Piatto di minestra alla sera quando
Le brutture della vita rimbalzano dallo
Schermo su i nostri occhi (non più stupiti)
E la digestione tarda a venire come
Lamore che fugge e non vuole più
Incontrarci...
*
Talvolta penso alle periferie
Favelas costellazioni di poveri
Che non hanno un sole che li
Possa riscaldare
Che non hanno una notte
Che li accompagni nel lungo sonno
Che non hanno nulla che
Li possa convincere a restare
Solo un pallone sgonfio
Regala un sorriso al piccolo
Ragazzino che gioca la sua partita...
*
Perchè devo leggere
i grandi del passato?
Perchè devo scrivere di paradisi perduti?
Perchè non vivo il mio presente?
Perchè cammino cieco e la paura dei nostri giorni
Arretra la storia che insegna a essere giudicata dopo...?
E questo? Dobbiamo aspettare cinquantanni per
Rappresentare questa merda di tempo che pretende
Da subito cantori coraggiosi e non carte truccate
Di un poker-strip e i vestitini non si
Scrostano dal corpo?
*
Ora so
Il fiore non guarda la natura
Le stagioni gli hanno rovinato
La festa di quel dì quando gioioso
Scherzava con lamico Sole che
Gli ha ora voltato le spalle per unaria
Nuova, melodia dispersa di polveri
(quali?...non importa...), che salite
al suo cospetto reclamano loscuramento...
*
La mattina inizia il
dramma di un atto
così scontato e povera arte minimale
nei gesti di un fantoccio pedone che
si reca nei bordelli dove la recita di sè
plaude il significato privato dalla vita
*
Quante volte guardo fuori
dalla finestra
E la tristezza mabbraccia quasi a
Volersi scusare per il dolore (non mio)
Che reca al postino e recapita lettere
A caso di non desiderate nuove...
*
Mi piace improvvisare
quel poco
Che rimane dellesser libero...
La scelta di una briosche e un cappuccio
Quandè caldo e con la schiuma!
*
Talvolta suono la chitarra
Talvolta il pianoforte
Talvolta il basso
Sempre le percussioni
Unarmonica a bocca
Quando penso a una pelle diversa
Sono bianco, pallido,
lanima nera è sempre lì...
un colore nascosto
urla sommesse e strozzate
vogliono gridare ma non possono
linvolucro bianco reprime la libertà!
*
A cinquantanni
ti rendono la vita complicata
Cominci a puzzare e il pesce lo pulisci male...
Non sai più in quale pescheria soggiornare!
Per un drink ti guardano male perchè non sei più
un bianchetto...
Ti tolgono gli spazi, le panchine sono già occupate dai
vecchi,
Sul bus non cè mai posto a sedere, lufficio
diventa un bughigiattolo,
la donna ti lascia per uno più giovane e i figli ti chiedono
i soldi!
Poveri stolti!
A cinquantanni
mi rendete la vita più semplice...
Libero...
Di essere solo
Di pensare
Di andare alla deriva con laccompagnatore di turno...
Di dire di NO
Di crepare come voglio!
*
La depressione non guarda
in faccia
Nessuno (un intruso) allimprovviso
Diventi tale da molestare la mente
Ora sana che non ricorda il bene
Che le hai voluto...
*
Rumori di urla ridda
di ventriloqui
Tiro alla fune tra pace e guerra
In mezzo bambini come palle da tennis
Sballottati vincono e perdono
Il set si apre e appare il giullare
Trastulla con il gioco di tanti morti
Soldatini di plastica pronti a bruciare
Da fiammifero gettato lì...in mezzo...
*
Che schifo la mia strada
apro il cancello
Erbacce mi guardano barbe incolte
Incrociano la polvere solleva lo sguardo
Tira a campare per adagiarsi su pelo
Un tempo lucido di quello incorniciato
Tra argentei riccioli ricco decoro su
- Mensola spolia -
*
Sta per succedere che
apro il frigo
vuoto spessore di bianca plastica
riempio il mio teschio anche Lui
Vuoto e aspetta la prossima volta
Sta per succedere che scendo dal letto
Le pantofole in bagno sorreggono
Lanoressico smaltimento di rifiuti
La lampadina ha i fili scoperti
Sta per succedere che la notte
Anticipi i ritmi di un dopo come un altro
Mi sveglio quasi subito
Tempo buttato via...
*
Ho sentito dire che il
senso dellonnipotenza
Vuole diventare Dio e far parte di una pagina
Sgualcita di un libro di storia scritto dal suo
Facchino di fiducia che come strillone venderà
Qualche copia legata da spago rugoso prima del macero
*
Cera una volta
il poeta e scriveva
Del suo tempo intriso di emozioni
Cè oggi un poeta che scrive del
Cera una volta perchè il tempo
È sempre quello e le emozioni
Aspettano da qualche parte... |