CINEMA - RECENSIONI

UNFAITHFUL

L'AMORE INFEDELE

di Andrea Chirichelli (31/1/2003)

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Adrian Lyne è un regista a due facce: molto bravo nel mettere in scena sequenze di erotismo patinato, anche se sanno tanto di anni 80', parimenti incapace nella costruzione delle storie che spesso si dipanano male per poi concludersi peggio con finali ridicoli e incoerenti. L'amore infedele non sfugge alla regola e di fatto l'unico motivo originale di interesse sta nel vedere per una volta Richard Gere nei panni di marito cornuto piuttosto che di oggetto del desiderio. Il terzetto di attori fa la sua parte anche se, mentre per l'ex american gigolo il tempo sembra comunque essersi fermato, non altrettanto si può dire per gli altri due protagonisti con Martinez che fa rimpiangere i tempi dell'ussaro sul tetto e la Lane che ricordavamo più efficace ai tempi delle pellicole interpretate con il marito Lambert (e già questo....). Come in altri film del regista il momento trash è dietro l'angolo ed in Unfaithful si concretizza nell'omicidio perpetrato da Gere, ai danni del di fatto incolpevole Martinez (il film è misoginissimo), con due colpi di una di quelle palle di vetro con l'effetto neve, qui evidentemente foderata in ghisa, acciaio o altro metallo pesante, che resterà negli annali come esempio di comico involontario. Il finale è ovviamente improntato al più totale e becero polically correct e la scena conclusiva di stampo lynciano con la macchina ferma al semaforo non fa che confermare che sì, se si tratta di mettere in scena il sesso in tutte le sue possibili varianti, Lyne ha ancora la mano buona, ma che per il resto il regista forse dovrebbe appaltare a terzi il lavoro rimananente e magari, per una volta, leggere la sceneggiatura prima di realizzare un film.