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REGIA: Lasse Hallstrom
GENERE: Drammatico DURATA: 131' OSCAR 2000 Miglior attore non protagonista (M. Caine); Miglior sceneggiatura non originale (J. Irving). Film poetico dove un riuscito connubio tra immagini (ottima la fotografia) e colonna sonora, ci trasporta in un mondo imperturbabile, sereno, in un dipinto a tinte tenui dove anche le vicende più turpi (la solitudine degli orfani, gli aborticlandestini, la dipendenza dalla droga, la guerra, la violenza carnale del padre verso la figlia) ci appaiono come eventi fatali, naturali che stanno nelle regole del gioco della vita. Una sottile e pur intensa nostalgia, per un mondo buono e bello che avrebbe potuto essere, permea lanimo di tutti i personaggi che, in varia misura, sono tutti degli sconfitti. La seconda parte del film soffre di un eccessivo affollarsi di eventi drammatici che ne rendono ardua lassimilazione. Migliore il primo tempo, la descrizione della vita nellorfanotrofio dove i piccoli protagonisti, con le loro aspettative di vita normale in famiglia, muovono lanimo a sincera commozione. Il giovane attore che interpreta Omer, il protagonista, è uno di quei fortunati interpreti, di matrice tipicamente americana, che se ben diretti come in questo caso, con ununica espressione del volto, possono raffigurare gli stati danimo più diversi. Come nel teatro greco gli attori indossavano delle maschere, così questi tipi, questi Omer, lasciano alla sintesi percettiva dello spettatore, lattribuzione di un significato alla loro unica ed immutabile sagoma. Laltro personaggio di spicco, il vecchio ginecologo, è ben interpretato dallattore britannico C.,anche se questa figura affascinante, eclettica e a tratti paradossale è, a mio parere, da annoverare più nellantologia dei caratteri che in quella delle grandi interpretazioni. In ultimo voglio segnalare un piccolo cammeo costituito dalla figurina dellorfana adolescente innamorata segretamente di Omer: personaggio marginale eppure complesso e importante, magnificamente proposto da una novella piccola star per la quale auspico una grande carriera. |