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Per "sexploitation" s'intende un genere estremo di cinema che ebbe origine (presumibilmente) durante la seconda meta' degli anni '50 per proseguire, poi, nel corso dei '60, fino al suo (quasi) definitivo tramonto avvenuto grosso modo entro la fine degli anni '70. Solitamente, per "sexploitation"
s'intende una forma di cinema estremamente votato al trash ed
ad un certo, fastidioso "kitsch", dove a scene di indubbia
matrice sado-maso vengono interposte immagini di chiaro sapore
"splatter", o, se vogliamo perfino "soft-core"
(donne dalle prorompenti caratteristiche fisiche infatti solevano
essere il fiore all'occhiello di questi autentici "film-spazzatura").
In definitiva, si trattava di cattivo gusto nel cattivo gusto,
un sottogenere a sua volta immerso in un altro sottogenere, una
forma, se cosi' si puo' definire, "artistica" (qui
le virgolette sona ultra-d'obbligo!) destinata ad un mercato
di appassionati di "estremo-cult", veri e propri devoti
dallo stomaco d'acciaio ed immuni alle piu' efferate violenze
sado-maso-trash che venivano abitualmente inferte ai vari protagonisti
di queste orripilanti, sciagurate pellicole. Riguardo alla qualita'
della "sexploitation", e' facilmente intuibile si trattasse
di lungometraggi di scarso valore (se non Autentica regina (ed
ideale "ambasciatrice della sex-ploitation) e' Dyanne Thorne,
attrice americana ma di origini svedesi, dalle qualita' fisiche
a dir poco appariscenti (praticamente impossibile rimanere indifferenti
al suo voluminosissimo seno, suo altamente distintivo marchio
di fabbrica, a suggello di un corpo gia' di per se' mozzafiato).
Ultra-celeberrima e' la saga di "ILSA", che, nei primissimi
anni '70, le diede molta notorieta' in ambito "cult-estremo".
Si tratta generalmente di un'aguzzina sempre "addobbata"
con divise naziste, che prova gioia estrema nel torturare nelle
piu' disparate maniere donne e uomini, solitamente appartenenti
ad harem presieduti da sceicchi arabi ricconi e devoti alle piu'
sconcertanti forme di lussuria. Per farla breve, "trash"
nel "trash", questa sarebbe l'analisi piu' sintetica
possibile da farsi su pellicole di "sexploitation".
Ovviamente, ma questo l'avevo gia' fatto presente, non si trattera'
mai di cinema destinato alle grandi audiences, ma Impressioni di un.... "depravato del pensiero". BYE Alan "J-K-68"-
STRACULT...asselli....xploitation...... |