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E' finalmente uscito nelle
sale italiane l'ultima fatica di Muccino, salutato da molti come
uno dei registi piu' promettenti del cinema italiano. Anche questa
volta Muccino crea il suo film con indagine ISTAT alla mano,
e, dopo il film sull'occupazione delle scuole, quello sul trentenne
perenne Peter Pan, non poteva certo mancare quello sulla famiglia.
e pure qui non che ci sia molto da stare allegri. Il film riprende
tutti i luoghi comuni della serie "matrimonio tomba dell'amore
" o meglio ancora della serie: " mia moglie ed io siamo
stati felici per venti anni, poi ci siamo incontrati
" Eccoti percio' la tipica famigliola italiana, lui ormai sul viale degli anta, in piena crisi dei quarant'anni e carico di rimpianti per i sogni non realizzati, lei per non essere da meno, moglie insoddisfatta ed infelice. In mezzo i due figli, maschio e femmina tanto per la par condicio, lui anonimo sfigato cronico, lei che, come tutte le adolescenti di oggi, ha come massima aspirazione la partecipazione ad un trasmissione televisiva, anche se questo significa zompare allegramente da un letto all'altro con buona pace della morale. Il tutto e' condito da una tristezza che viene smerciata a quintali inserendo la mancanza di dialogo, il tradimento, l'indecisione, i rimpianti, l'incidente con catarsi finale e chi piu' ne ha piu' ne metta. Poi tornano i luoghi comuni, lui perenne indeciso e pure un pò stronzo si dà al tradimento ma poi torna remissivo all'ovile non avendo neppure questa volta il coraggio delle sue scelte, mentre la moglie alla vista della sua famiglia in frantumi ne riprende le redini e rimette insieme i cocci. Nell'insieme il film non e' male, l'idea di fondo e' valida: l'amore che finisce, il vivere con qualcuno che sembra essere diventato un estraneo, la malinconia per il tempo che trascorre , i rimpianti per cio' che non siamo riusciti a realizzare Per fortuna a sorreggere il tutto ci sono due grandi attori; Bentivoglio che oltre ad essere uno dei migliori attori del nostro cinema e' anche molto affascinante con il ricciolo ribelle e l'aria introversa, la Morante che conosciamo gia' e che piu' di una volta ci ha commosso con le sue interpretazioni. Quanto alla Bellucci, splendida e sensuale come al solito e come al solito con la presenza scenica di Rin Tin Tin e la capacita' interpretativa di Lassie, mentre il giovane Silvio Muccino, ormai un abitue' del ruolo dello sfigato ed incompreso forse sarebbe un pò meno incompreso dal mondo se la smettesse di parlare come uno che si e' appena messo l'apparecchio per i denti e si decidesse a prendere lezioni di dizione. Che altro dire, munitevi di fazzoletti e andate a prendervi la vostra dose di tragedia. Buona visione e al prossimo sondaggio. |