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L'ultima tegola sul cinema italiano è caduta per merito di Cannes che ha ribadito un concetto che da anni il publico Italiano sostiene: il nostro cinema è troppo schiavo dei registi "d'autore", è troppo lontano dai gusti del pubblico e sopratutto viene troppo coperto da fondi pubblici che nessun spettatore gradisce dare. La grande partecipazione di film asiatici riporta il cinema alle sue origini: un cinema che parla dei problemi della gente, che Mette in mostra le loro contraddizioni, manie, i modi di vivere. Con molta nostalgia si rifà a quel grande cinema italiano degli Anni 50 e 60 che era superiore a tutto per la semplicità delle proprie storie. Non sono certo gli attori che mancano in Italia, manca soprattutto la voglia di rischiare veri sceneggiatori e di finanziarsi solo con gli incassi delle sale. Partiamo da capo, ascoltiamo di più il publico e forse così si rientrerà nel grande giro. |