Cari Pindaro-Pepperini,
colto da serena creativita' e colpito da "sintomi da divina
missione", in favore del mio prediletto e prescelto popolo,
lasciate che vi rammenti severamente un male malvagio che ancora
oggi viene vergognosissimamente sottovalutato: sto' parlando
della "Sindrome da immuno-deficienza acquisita", unanimemente
conosciuta come AIDS.
Oggi e' il 14 Marzo 2002, e francamente stento a credere esista
ancora una tale disinformazione riguardo questo terribile flagello.
Dalle prime "timide" comparse della malattia, riportate
da un numero (forse ora ritenuto "storico") del New
York Times, nel Luglio del 1981, ad oggi, sembra che i passi
fatti nei confronti della malattia siano stati relativamente
pochi, e gravemente inversamente proporzionali al numero, sempre
in crescita, dei morti per AIDS, per non parlare dell'esorbitante
numero di sieropositivi, soprattutto negli Stati Uniti, il paese
piu' colpito subito dopo l'Africa, che conta qualcosa come decine
di milioni di ammalati. E le cifre sono destinate a crescere.
Una vergogna. Una indicibile vergogna che non esista una campagna
di prevenzione e di informazione che perlomeno faccia presente
al genere umano che, sebbene passati piu' di vent'anni dal suo
comparire, l'AIDS uccide ancora moltissimo.
Pochi, francamente, sanno ad esempio che cosa sia una "pneumnicistii
carinii" od un "Sarcoma di Kaposi", ravissime
infezioni che colpiscono i malati terminali di AIDS (quelli cioe'
entrati a far parte del "Limbo degli AIDS-conclamati").
Ma prima di procedere con dati tecnici e statistiche, lasciate,
miei Pindaro-sudditi, che vi faccia da "Cicerone" affinche'
vi guidi verso un mondo che sicuramente non immaginate, ed al
quale magari solo di sfuggita od in rari casi avete pensato.
Cominciamo... dalla "preistoria". Cioe': da dove avra'
mai origine questa terribile sindrome.
Innanzitutto vi diro' perche' e' una "sindrome", e
non una malattia.
Per sindrome si intende una serie di complicazioni, infezioni,
piccole forme tumurali e neoplasie, rare forme di leucemia, che
insorgono al progressivo abbassamento delle difese immunitarie.
Quindi NON E' una malattia, in quanto le cause della nostra distruzione
del sistema immunitario sono molteplici e complesse.
Il termine "immuno-deficienza" sta' ad indicare che,
una volta entrato nel nostro organismo l'arcinoto virus HIV,
abbiamo un lenta ma progressivo calo dei nostri anticorpi, appunto,
causando una deficienza al sistema immunitario.
"Acquisita" invece significa semplicemente che l'AIDS
si puo' contrarre solo da altri individui gia' infetti, coloro
cioe' che hanno prodotto l'antigene per il virus HIV (riconosciuti
come "HIV-POSITIVI").
Non si tratta quindi di un cancro (che al contrario e' generato
da un'alterazione delle cellule umane e non puo' essere trasmesso
da nessuno individuo) e si puo' contrarre la malattia solo da
altre persone gia' infette (esempio piu' classico: scambio di
siringhe usate (via-sangue), rapporti con l'altro sesso senza
protezione (via-sperma), trasmissione del virus via-latte materno
di madre sieropositiva durante l'allattamento ai sui piccoli).
Ma ora facciamo un pirotecnico salto all'indietro nel tempo per
vedere od almeno cercare di capire da dove la malattia ha origine.
Sono stati effettuati
centinaia di studi al proposito, ma non si e' giunti ancora ad
una verita' certa, tangibile, su cui gli scienziati di turno
possano giurare da dove con esattezza l'AIDS provenga.
A tal proposito sussistono diverse teorie che ora andremo ad
approfondire.
L'HIV molti anni fa era
un virus che si trovava all'interno dell'organismo di alcune
scimmie dell'Africa equatoriale, conosciute come "cercopitechi
grigioverdi". Si narra che la prima vera origine della malattia
risieda proprio in queste scimmie. Esse, moltissimi anni fa,
avrebbero sviluppato un tipo particolarissimo di virus, l'HTLV
IV, metamorfosizzandosi poi nel temibilissimo HTLV III, che e'
strettissimo parente dell'HIV odierno, presente negli organismi
di malati infettati dal virus.
La (delicatissima) questione e' la seguente, ora: in che modo
tale virus si e' propagato al genere umano, fuoriuscendo da quel
contesto apparentemente cosi' pacifico?
La prima teoria, interessante ma anche francamente sconcertante,
e' che l'HIV sia stato trasmesso all'uomo tramite una minuziosa
e vasta vivisezione di quelle stesse scimmie. Il diabolico proseguio
del virus rimane comunque un mistero.
Abolisco sin da ora l'ipotesi (da alcuni considerata seriamente)
che certi sconsiderati scienziati abbiano prodotto il virus tramite
continui esperimenti in laboratori di sperimentazione e poi ne
abbiano perso, non si sa come, il controllo.
Nulla di piu' falso, secondo me, ed a testimoniare cio' sta'
il fatto che il virus HIV non e' un virus come gli altri, ma
bensi' un "retrovirus", ovvero una famiglia di virus.
E questo gia' spiega eloquentemente la tremenda complessita'
dell'HIV, motivo per il quale difficilmente, vista la proibitiva
composizione, esso puo' essere stato "concepito" in
un laboratorio. Su questa tesi verte anche l'illustre Enzo Biagi,
autore del bellissimo "IL SOLE MALATO", il primo vero
libro a 360° sull'argomento AIDS (un libro esauriente, completo
ed affascinante che consiglio vivissimamente a tutti gli interessati).
Chiusa dunque la breve parentesi dedicata a questa improbabilissima
teoria. Ma passiamo oltre. Andiamo cioe' ad abbracciare teorie
ben piu' concrete e dal carattere fortemente storico. Circa due
anni fa, mentre ero in Inghilterra durante un periodo di stage,
mi "imbattei" in un articolo di estremo interesse ed
indubbio "appeal". Nell'articolo era riportato il seguente
testo: Alcuni accaniti studiosi ed esperti del settore sostenevano
che l'AIDS poteva addirittura risalire alla fine del secolo precedente,
od addirittura durante i primi anni '30, quando alcuni abitudinari
cacciatori di scimmie, giu' nella profonda Africa, per sopperire
alla mancanza di cibo, si nutrivano proprio di queste scimmie.
Quest'ultime, essendo gia' infette del virus, avrebbero contagiato
gli ignari ed ingenui
forestieri. Teoria di indubbio fascino, ma non vi e' ancora certezza
piena al riguardo (come d'altronde per altre ipotesi legate al
male).
Poco fa abbiamo esaminato
una delle piu' probabili cause dell'evoluzione a livello mondiale
dell'AIDS, e cioe' la vivisezione delle scimmie. Ve ne e' un
altro francamente ancora piu' preoccupante che ha determinato
lo spargimento del "virus-killer". Mi riferisco con
ogni probabilita' all'infame cosiddetta "industria del sangue":
un'industria sporca, disonesta e chiaramente senza alcuno scrupolo,
che, anche se in via indiretta, ha causato molti milioni di vittime.
Ma l'immuno deficienza acquisita puo' anche avere un nome, e
cito a questo proposito la persona di GAETAN DUGAS, riconosciuto
a livello scientifico come "patien zero", paziente
zero. Trattavasi di un assistente di volo canadese che, per ovvi
motivi professionali, viaggio' moltissimo per tutti gli anni
'50 e '60. Questo Gaetan Dugas e' in poche succinte parole, il
primo vero candidato al titolo (infame ed infelice) di "iniziatore
della sindrome", ovvero "il primo essere umano spargitore",
sua insaputa, del male.
Altre fonti reperite tramite magazines o siti via Internet: la
leggenda vuole che in un marinaio norvegese (deceduto nel 1976)
fossero state trovate tracce del virus HIV, . Stesso destino
capitato ad un teenager afro-americano di Saint Louis, morto
nel 1969 e nel corpo del quale furono rintracciate molecole appartenenti
al noto virus.
Queste appena riportate
sono solo alcune delle molte ipotesi (e forse fantasie, non comunque
riguardanti i casi sopra citati) che avvolgono di sadico mistero
la spietata ascesa dell'AIDS verso il Mondo Occidentale.
Il resto e' storia risaputa.
Nel prossimo capitolo
affronteremo l'AIDS piu' da un punto di vista tecnico, svelandovi
cio' che forse non sapete o che gia' un pochino conoscete.
Mio obiettivo sara' quello di allargarvi un po' di piu' la coscienza
al fine di farvi capire che non siamo piu' nel 1968, ma, ahime',
in un oscuro ed incerto, nel suo evolversi, inizio di Terzo Millennio.
A prestissimo per il
secondo ed ultimo "eccitante" episodio.
BYE
TELEMACO PEPE
Telemaco Pepe, Supremo
Imperatore dei Pindarici
Sommo Teocrate del Volo Pindarico
Roboante esteta del pensiero ad oltranza
Infallibile esecutore cerebrale
"...mi cullo nella
baldanzosita' dei miei "voli"
finche' la mia placidita' non verra' frustata
da un acido quanto imprevisto risveglio...
mi contemplo in un candido, assoluto silenzio
e celebrero' la mia imponderabile solitudine..." Questo testo è depositato presso
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