ATTUALITA' - CRONACA

La scomparsa di Gianni Agnelli

STORICO MODERATORE

di Alessandro Crupi (31/3/2003)

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Se n'è andato in punta di piedi, quasi senza disturbare. Anche nell'istante dell'ultimo respiro, Giovanni Agnelli si è distinto per stile mantenendo quella compostezza ed eleganza che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Il 24 Gennaio 2003 è una data difficile da dimenticare, per tutti. Ben pochi hanno avuto l'opportunità di conoscere personalmente l'Avvocato o di seguire, con dovizia di particolari, le tappe fondamentali della sua vita professionale ma, in ogni caso, chiunque avrà osservato in TV, almeno una volta, quell'anziano e distinto signore circondato dagli invadenti microfoni dei giornalisti, ansiosi di conoscere il suo pensiero in merito ad un evento. Si dice, a ragione, che la grandezza di un personaggio si costruisce con la capacità dello stesso di rendersi famoso agli occhi della gente. E, su questo punto, Agnelli ha colpito nel segno accattivandosi la benevolenza generale con la sua simpatica e pungente ironia unita ad un eclettismo estremamente arguto. L'Avvocato, tuttavia, non si è limitato solo a manifestare questi atteggiamenti positivi. La sua grande notorietà se l'è conquistata anche e soprattutto col talento e la spiccata capacità di gestire ed estendere gli orizzonti di un'azienda gloriosa come la FIAT. Grazie al suo operato, infatti, l'industria automobilistica italiana ha compiuto passi da gigante sul piano della competitività a livello nazionale e internazionale contribuendo inoltre a rafforzare nel mondo intero l'immagine e i valori tipici che contraddistinguono il "made in Italy". C'è un aggettivo (storico) che sembra essere coniato su misura proprio per l'Avvocato. Giovanni Agnelli è stato un personaggio storico a 360°. Ha vissuto con pienezza e viva partecipazione la sua epoca passando dalle gioie e dolori offerte dalla vita di ogni giorno alle soddisfazioni e difficoltà della professione cui ha dedicato la sua esistenza. Ha sempre tentato di mantenere la sua azienda al passo coi tempi non disdegnando, nel contempo, di legare la propria vita alle sue grandi passioni sportive (Juventus, Ferrari, vela e sci). I ferraristi di ogni latitudine non potranno mai dimenticare che fu proprio Agnelli a firmare, nel 1969, il celeberrimo (e tuttora attivo) accordo con il Drake avviando una lunga fase di collaborazione e sostegno finanziario con la Casa di Maranello. L'Avvocato, inoltre, non esitò ad offrire, nel '92, la carica di presidente a Luca di Montezemolo, personaggio-chiave degli ultimi, strepitosi successi della scuderia in F1. Se a ciò aggiungiamo che non c'è stato alcun campo verso il quale Agnelli non vi abbia lasciato un'impronta autorevole per mezzo di opinioni o fatti ci rendiamo conto della "storicità" dell'uomo. Insomma, "Il signor Fiat"
ha contribuito attivamente ad edificare la storia italiana del XX secolo occupando anche una considerevole fetta della storia mondiale. Tuttavia, la sua memoria passa anche e innegabilmente attraverso i tratti caratteriali che lo hanno reso famoso. Giovanni Agnelli non si è distinto solo per capacità operative e concrete. La sua figura, infatti, è stata l'emblema della moderazione e dell'equilibrio. E' difficile ricordare l'Avvocato in atteggiamenti arroganti o altezzosi. Mai una parola fuori luogo, mai un pregiudizio verso qualcosa o qualcuno e, soprattutto, mai il comunissimo muro contro muro a cui ci hanno abituato i politici. Lo "stile Agnelli" è stato ricordato anche dai rappresentanti dei sindacati che lo hanno definito un avversario per mestiere ma corretto e rispettoso dei ruoli. Ha sempre preferito il dialogo al mero e semplice pugno di ferro, anche nei momenti più convulsi. Pur mostrandosi, a volte, energico e determinato per difendere, giustamente, i propri interessi, non ha mai perso le staffe mantenendo equilibrio e educazione. Agnelli, dunque, lascia in eredità insegnamenti importanti. La storia positiva si costruisce con buon senso, confronto profondo, dibattito costruttivo e incisività. Non sono certo le polemiche Preconfezionate o gli attacchi senza quartiere a determinare favorevolmente un'epoca.