Dopo i libri a fascicoli
per risparmiare sul peso dello zainetto, ecco che il prolifico
(di disposizioni) Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer,
si è inventato un altro decreto acchiappa voti, quello
che è definito come il provvedimento sul "prezzo
massimo complessivo dei testi per ciascun anno scolastico".
In pratica si tratta di un tetto massimo di spesa, si aggira
intorno al mezzo milione, che gli insegnanti dovranno osservare
nella scelta dei loro testi per ognuno degli anni scolastici
della scuola dell'obbligo (vedi la tabella sotto) già
dal 2000/2001. La media di spesa per anno pro alunno si aggirava
sul 15% in più e quindi sembrerebbe che si vada verso
il risparmio. Quello che invece è interessante considerare
è che potrebbe interrompersi quella salita vertiginosa
delle spesa anno per anno che sembrava inarrestabile, visto che
comunque dovremo starci dentro con quel limite, e sperando che
il Ministro non la ritocchi anno per anno, in maniera da non
essere punto e a capo. E gli editori? Sembrerebbe che ci perdano,
visto il tetto di spesa. Ed in effetti si calcola che gli italiani
spenderanno 12 miliardi in meno per i libri di testo. Ma allora
che ti inventa il Ministro? Un bella erogazione tempestiva dei
sostegni pubblici (200 miliardi) assicurata dal sottosegretario
Nadia Masini alle famiglie bisognose che vedranno finanziarsi
quindi le spese dei libri. Bella mossa. Gli editori incasseranno
188 miliardi in più e i bisognosi saranno sempre bisognosi,
ma spenderanno mezzo milione all'anno per i libri dei figli ...
Ma se invece di questo esborso per l'erario non si fosse impedito
agli editori di pubblicare sessantacinque edizioni dello stesso
tomo (rigorosamente una all'anno) oppure si spiegasse agli insegnanti
che la nota esplicativa in più della nuova edizione dei
Promessi Sposi gli alunni potrebbero anche appuntarsela a matita
piuttosto che pretendere l'acquisto della nuova edizione?
Dall'A.S. 2000/01 |