Essendo io un grande appassionato
di cinema, una delle cose che preferisco fare è riflettere
sulle tematiche proposte dalla trama di un film. Tra le decine
e decine di film che ho visto, mi ha particolarmente colpito
un film recente, del 2002, diretto da Nick Cassavetes intitolato
"John Q". Per coloro che non ne avessero mai sentito
parlare, è la storia di un padre, John Archibald ( interpretato
da un Denzel Washington sensazionale) il cui figlio ha un' anomalia
al cuore che lo costringe a un trapianto immediato pena la morte.
L' operazione sarebbe coperta dall' assicurazione, ma la famiglia
di John non è assicurata per questo tipo di intervento
e dunque il piccolo Mike non può essere aiutato. L'unica
via d'uscita è il compiere un atto clamoroso e insieme
disperato: John Q prende possesso di un ospedale e minacciando
la morte di alcuni ostaggi, chiede che il figlio destinato alla
morte venga messo sulla lista dei casi urgenti. Senza stare qui
a spiegare le tante sfaccettature di un lungometraggio della
consistente durata di 111', alla fine viene trapiantato un cuore
nuovo nel petto del piccolo Mike e John è costretto ad
andare in galera. Al di là delle incredibili emozioni
che ha saputo suscitare il film, grazie anche all'interpretazione
del sublime Washington, viene proposta un'interessante tematica
difficile davvero da risolvere: chi non ha i soldi, è
destinato a morire? Chi non si può permettere di pagare
l'assicurazione, deve arrendersi contro un sistema sanitario
che non può aiutarlo? Se John Q non avesse rischiato la
vita con il sequestro dell'ospedale, suo figlio sarebbe morto!
E perchè? Perchè non aveva i soldi per l'assicurazione
e dunque avrebbe dovuto pagare di tasca propria una costosissima
operazione. Insomma: è giusto pretendere tanto denaro
per un'operazione chirurgica che dovrebbe salvare una vita? Sì?
No? Perchè sì? O perchè no?
Un trapianto di cuore è un'operazione che richiede molta
concentrazione e una poco economica ( e sto usando un autentico
eufemismo) attrezzatura perchè venga eseguita alla perfezione.
Se gli ospedali non imponessero costi così elevati, come
farebbero a mantenere la struttura sempre efficiente? A questo
spesso non si pensa: se non si paga come si può pretendere
di avere un servizio impeccabile? Il problema invece è
un altro: il chirurgo. Già, proprio lui che può
salvarvi la vita o che semplicemente può rifarvi il naso,
ha un bisogno così imprescindibile di una parcella così
alta? Lui vi risponderebbe che dopo tutto lo fa a buon fine,
ma è davvero così? La figura del medico nasce come
una figura che possa garantire una buona salute ai suoi pazienti.
E invece, sembra che i dottori di oggi lavorino per denaro! Un
oculista, per guardare dentro i nostri occhi e farci leggere
un paio di lettere su una tavola luminosa ha bisogno di tanti
soldi? Non potrebbero accontentarsi tutti quanti di una parcella
meno onerosa e così aiutare più gente? Sarebbe
bello che le cose in questo senso cambiassero! Sarebbe davvero
bello se l'unico ostacolo per la vita di un bambino fosse la
malattia e non il ceto al quale appartiene. Vero? |