ATTUALITA' - MASS-MEDIA

John Q e il problema della sanità

di Peppe (4/12/2003)

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Essendo io un grande appassionato di cinema, una delle cose che preferisco fare è riflettere sulle tematiche proposte dalla trama di un film. Tra le decine e decine di film che ho visto, mi ha particolarmente colpito un film recente, del 2002, diretto da Nick Cassavetes intitolato "John Q". Per coloro che non ne avessero mai sentito parlare, è la storia di un padre, John Archibald ( interpretato da un Denzel Washington sensazionale) il cui figlio ha un' anomalia al cuore che lo costringe a un trapianto immediato pena la morte. L' operazione sarebbe coperta dall' assicurazione, ma la famiglia di John non è assicurata per questo tipo di intervento e dunque il piccolo Mike non può essere aiutato. L'unica via d'uscita è il compiere un atto clamoroso e insieme disperato: John Q prende possesso di un ospedale e minacciando la morte di alcuni ostaggi, chiede che il figlio destinato alla morte venga messo sulla lista dei casi urgenti. Senza stare qui a spiegare le tante sfaccettature di un lungometraggio della consistente durata di 111', alla fine viene trapiantato un cuore nuovo nel petto del piccolo Mike e John è costretto ad andare in galera. Al di là delle incredibili emozioni che ha saputo suscitare il film, grazie anche all'interpretazione del sublime Washington, viene proposta un'interessante tematica difficile davvero da risolvere: chi non ha i soldi, è destinato a morire? Chi non si può permettere di pagare l'assicurazione, deve arrendersi contro un sistema sanitario che non può aiutarlo? Se John Q non avesse rischiato la vita con il sequestro dell'ospedale, suo figlio sarebbe morto! E perchè? Perchè non aveva i soldi per l'assicurazione e dunque avrebbe dovuto pagare di tasca propria una costosissima operazione. Insomma: è giusto pretendere tanto denaro per un'operazione chirurgica che dovrebbe salvare una vita? Sì? No? Perchè sì? O perchè no?
Un trapianto di cuore è un'operazione che richiede molta concentrazione e una poco economica ( e sto usando un autentico eufemismo) attrezzatura perchè venga eseguita alla perfezione. Se gli ospedali non imponessero costi così elevati, come farebbero a mantenere la struttura sempre efficiente? A questo spesso non si pensa: se non si paga come si può pretendere di avere un servizio impeccabile? Il problema invece è un altro: il chirurgo. Già, proprio lui che può salvarvi la vita o che semplicemente può rifarvi il naso, ha un bisogno così imprescindibile di una parcella così alta? Lui vi risponderebbe che dopo tutto lo fa a buon fine, ma è davvero così? La figura del medico nasce come una figura che possa garantire una buona salute ai suoi pazienti. E invece, sembra che i dottori di oggi lavorino per denaro! Un oculista, per guardare dentro i nostri occhi e farci leggere un paio di lettere su una tavola luminosa ha bisogno di tanti soldi? Non potrebbero accontentarsi tutti quanti di una parcella meno onerosa e così aiutare più gente? Sarebbe bello che le cose in questo senso cambiassero! Sarebbe davvero bello se l'unico ostacolo per la vita di un bambino fosse la malattia e non il ceto al quale appartiene. Vero?