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E andato tutto bene. Meno male. I meriti vanno equamente divisi tra le autorità, le forze dellordine e i ragazzi dei movimenti no global (o new global?). Complimenti a chi ha saputo gestire una situazione difficile che poteva degenerare, come già successo. Complimenti a chi ha saputo, da dentro il movimento, isolare le frange estreme. E complimenti anche ad Oriana Fallaci che, per quanto sbeffeggiata e odiata dalla sinistra, ha avuto il merito e il coraggio di urlare attenti!. Ci ha avvertiti, o meglio ci ha ricordato, che i disordini di Genova avrebbero potuto ripetersi con risultati forse più gravi e devastanti essendo Firenze una città dalla struttura ancor più fragile. Mi è stato detto da amici di Firenze, per la verità di parte, che il tutto è stato vissuto dai padroni di casa, i fiorentini, come una festa gioiosa. Meglio così. Scampato il pericolo resta da valutare il peso che può aver avuto o avere questa manifestazione in campo politico. Nessuno. Non sono riuscito a trovare una proposta forte e alternativa in mezzo a tanto sproloquiare di povertà, ecologia e pace. Tre parole, tre valori, nei quali tutti noi ci riconosciamo forse più di chi le proferiva sventolando la bandiera del guerrigliero Che Guevara e accusando gli U.S.A. ed Israele di essere i veri terroristi. A Firenze ho visto unorda (pacifica!) di vuoti. In mezzo alla quale sicuramente ci sarà stata qualche persona con maggiore discernimento ma, in genere, sono convinto che le teste pensanti debbano agire da sole e non allinterno di una massa perché in essa rischiano di sparire. Non sono convinto che queste manifestazioni rappresentino qualcosa di significativo nel tessuto politico nazionale anche se uniscono così tante persone. Mi piace più pensarla come una festa (come lha descritta il mio amico di Firenze) nella quale tutti si sono divertiti. Poi, quando la musica è finita, tutti se ne sono tornati a casa contenti. Compresi i fiorentini. |