Eccoci qui a leccarci
le ferite post-G8,il contestatissimo vertice dei paesi maggiormente
industrializzati tenutosi la scorsa settimana nel capoluogo ligure.Volendo
trarre un bilancio da questo evento si impone la difficile individuazione
dei vincitori e dei vinti,un obbiettivo impossibile da raggiungere,ci
si può solamente limitare ad alcune constatazioni sugli
atteggiamenti,i comportamenti,le parole non dette e quelle,purtroppo
molte,dette dai protagonisti grandi e piccoli di questo evento.Sconfitto
lo è stato Carlo Giuliani che aveva scelto una via per
combattere le ingiustizie,ammesso che questo fosse il suo scopo,altamente
pericolosa e ne ha subito le drammatiche conseguenze che tutto
il mondo ha potuto osservare negli innumerevoli filmati televisi.Colpito
mortalmente da un ragazzo più giovane di lui che in una
soluzione di pericolo non ha individuato altra possibilità
che quella di una difesa estrema,aprendo il fuoco sugli assalitori
del mezzo dell'Arma.Poteva evitarlo?Impossibile dirlo.Inutili
e
controproducenti le affermazioni di chi,magari trovandosi in
quei momenti lontano da Genova,propone le azioni alternative
che il militare avrebbe potuto intraprendere,mirare alle gambe,sparare
in aria,dimenticando che in
quei momenti anche un militare molto più esperto avrebbe
potuto agire nello stesso modo trovandosi in una situazione di
evidente pericolo di fronte a persone che manifestavano l'intenzione
di colpire fisicamente gli occupanti del mezzo.
Il corteo del GSF che ha sfilato per le strade della città
ha subito le conseguenze di quanto fatto da una minoranza di
individui che non hanno nulla tale da qualificarli come manifestanti,essendo
semplicemente dei
vandali e dei criminali.Moltissime persone hanno sfilato in maniera
pacifica,ma era largamente prevedibile che gli scontri si estendessero,in
quanto sotto l'ombrello del GSF confluivano numerosissime associazioni
sulla cui origine e orientamento di alcune si nutrivano dei dubbi.Credo
che una manifestazione così numerosa sia stata controproducente
per gli stessi manifestanti,probabilmente un numero molto più
ridotto di presenze avrebbe dato meno possibilità di copertura
ai facinorosi portando effettivamente l'attenzione su quelle
tematiche sociali che nelle discussioni dei capi di governo erano
presenti come mai nei precedenti incontri.
Un discorso molto lungo a riguardo meriterebbero i giovani appartenenti
al Black bloc,il cui unico intento è quello di portare
la massima devastazione nelle loro calate.Sono contro la proprietà
privata e intendono distruggerla, qualunque sia la tipologia
della stessa,provengono dall'Italia,dalla Germania,dall'Inghilterra
dall'Austria e
dall'Olanda,ovvero da paesi appartenenti al G8,i primi tre,e
da paesi riconosciuti come i più efficienti in Europa,assieme
ai paesi scandinavi. Sono ragazzi che lavorano,contribuendo a
quella proprietà privata che poi
intendono distruggere,o vivono di espedienti magari contando
sui contributi di famiglie generose per l'aquisto del cellulare
di marca e i jeans firmati. Si potrebbe continuare a lungo parlando
dei comportamenti delle forze
dell'ordine,del ruolo dei media,dell'avvicinamento al vertice
e molto altro.Il tempo contribuirà forse a calmare gli
animi e a giungere ad una discussione il più possibile
obbiettiva e chiara.
Marco Bordin
bordinmarco@hotmail.com |