ATTUALITA' - IMMIGRAZIONE

DELIRIUM XENOFOBIS

di Marco Comandè (2/11/2000)

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Se c'è una cosa che mi fa rabbia, fra le tante, troppe altre, è la battaglia demagogica sull'immigrazione, e i luoghi comuni che si porta dietro come una maledizione biblica.
Cercherò di non ripetere le cose già dette nei miei precedenti articoli, visto che sono arcinote. Aggiungerò qualche particolare essenziale per la comprensione del fenomeno.
Anzitutto, la domanda essenziale: perchè esiste l'immigrazione oggi? Alcune persone a cui ho fatto questa domanda, mi hanno risposto: perchè sono attratti dalla nostra ricchezza. Ho chiesto se il ragionamento fosse giusto al 100%, non mi hanno saputo rispondere, visto che non hanno quella capacità deduttiva tipica solo di alcuni geni alla Sherlock Holmes. Ci ho provato io, a mettere insieme certi tasselli del mosaico dell'immigrazione globalizzante, l'ennesima immigrazione globalizzante dopo quella americana del 1500-1970, quella africana del 1880, quella asiatica del 1600 (che non è un'immigrazione, ma un'emigrazione di europei, africani, asiatici, ebrei).
Il primo tassello che non mi quadrava è la risposta fornitami dagli intervistati: se davvero fosse possibile che l'attrazione della ricchezza occidentale fosse potente, avremmo dovuto immaginare quattro miliardi di persone che emigrano verso di noi, tutte attratte dal nostro tenore di vita. Invece non è così: I flussi migratori non riguardano la popolazione povera, o perseguitata dalla carestia , dalla pestilenza, dalla guerra. Riguarda una popolazione in eccesso ripetto al territorio. Credo che la prova migliore di questa mia opinione sta nella distinzione essenziale tra immigrazione spicciola e immigrazione di massa: è l'immigrazione di massa ad essere motivata dalle difficoltà insommortabili del territorio e della società, e questa immigrazione non si riversa sull'occidente, ma sui Paesi vicini, i campi profughi in Africa, in Albania, nell'Asia sud-orientale... L'immigrazione spicciola è quella che stiamo vivendo noi ricchi: la popolazione del Terzo Mondo sta crescendo ad un ritmo elevato, seppur tendente alla stazionarietà, passando da 1,711 miliardi nel 1950 ai 5 miliardi attuali e ai 7 miliardi (stimati) nel 2025, mentre i Paesi sviluppati si sono stabilizzati. In questa situazione, si verifica una pressione intollerabile nei Paesi meno sviluppati, che ricorda vagamente i topi in gabbia che si divorano fra di loro in mancanza di spazio (esperimento scientifico effettuato realmente). Questa pressione ha trovato come soluzione di sbocco l'emigrazione (loro) verso i lidi più ricchi, favoriti dalle emigrazioni passate dell'epoca coloniale e schiavistica. Insomma, l'unico motivo per cui gli stranieri poveri vengono da noi è perchè stanno crescendo troppo, e quindi l'unica soluzione diretta per bloccare in maniera efficace è la diffusione di contraccettivi nel Terzo Mondo. Perchè, maledizione, maledizione, quelli di destra non espongono in maniera chiara tale proposta, senza poi attaccare la sinistra di voler far scomparire la nostra etnicità? Se la sinistra dice chiaramente che bisogna diffondere i contraccettivi nel Terzo Mondo, è chiaro come non possa più essere accusata di Nazismo rosso (parole di Bossi).
A questo punto vorrei sfatare (veramente preferirei dire sfasciare, distruggere, annientare) un altro luogo comune. Ho letto un articolo su un giornale di destra riguardo agli arabi. Diceva l'editorialista che se noi italiani volessimo farci un'idea di quale potrebbe essere la situazione con una popolazione nazionale composta al 10% di immigrati arabi, basterebbe osservare quanto avviene nella Francia succube del terrorismo algerino e delle pressioni lobbistiche riguardo ai diritti (medioevali) degli islamici (parlo del chador, dell'insegnamento religioso, del crocifisso rifiutato). Una domanda semplice semplice vorrei fare: perchè la Francia si è trovata di fronte questo 10% di islamici e questo fanatismo algerino? La risposta è semplice e demonica: perchè la Francia ha colonizzato in maniera brutale l'Algeria, e la decolonizzazione attuata da De Gaulle aveva trovato l'opposizione dei coloni francesi che rubavano in quella nazione martirizzata, donde la guerra civile algerina e francese. Indovinate un pò chi era che parlava della Grandeur francese? Il generale De Gaulle. Almeno la decolonizzazione inglese è stata relativamente pacifica, quella francese no: l'Indonesia, l'Indocina francese, l'Algeria. Tutto un coacervo di guerre e di repressioni xenofobe bianche. La Francia di oggi sta semplicemente pagando duramente questo imperialismo (di destra, maledizione, di destra). E noi Italiani ci siamo trovati felicemente immuni da questa islamizziazione solo perchè le nostre conquiste coloniali (di Crispi, di Mussolini) hanno fatto ridere perfino i polli. Ma ora esiste un'immigrazione proveniente dall'Albania. Indovinate un pò da chi era stata colonizzata l'Albania? da Mussolini!
Insomma, come è possibile che oggi la destra si scopra isolazionista dopo essere stata imperialista, senza neanche un briciolo di coscienza?
Come se non bastasse, attenzione ad un gioco di parole perverso: gli immigrati se vengono in Europa, lo fanno per rubare perchè sono poveri, fanatici e mafiosi. Non squilla nessun campanello d'allarme nelle vostre teste? ricordo benissimo gli slogan che si sono susseguiti a ritmo impressionante in questi due secoli:
RISORGIMENTO EUROPEO=COMUNISMO=PERVERSIONE
MEZZOGIORNO D'ITALIA=SOTTOSVILUPPO=MAFIA
TERZO MONDO=POVERTA'=CRIMINALITA'
Il risorgimento europeo è l'insieme di moti rivoluzionari che si sono diffusi fra il 1814 e il 1850, e chiedevano il riconoscimento dei diritti universali dell'uomo, l'indipendenza dall'Austria, l'unificazione tedesca e italiana. Uno slogan inventato da Marx campeggiava:"Lo spettro del comunismo s'avanza nel mondo", e tutti i bravi borghesi inorridivano.
Il Mezzogiorno d'Italia era paragonato all'Africa, e giustamente per certi versi. Eppure l'unificazione italiana, anzicchè contagiare avvicinare il nord ricco all'Africa, ha avvicinato il Sud all'Europa.
La povertà del Terzo Mondo è cronica, e hanno ragione quelli di destra a dire che la povertà loro farà aumentare la violenza da noi. Ma si sono dimenticati di precisare che loro sono poveri perchè li abbiamo fatti diventare così noi occidentali, con l'imperialismo. E quindi sarà possibile recuperare tale criminalità grazie all'integrazione, non certo con l'esclusione. E' la povertà a creare criminalità, e non il contrario, e quindi la soluzione non può essere altro che concedere agli immigrati certi aiuti statali e certi lavori che noi non vogliamo più fare, e anche il diritto di cittadinanza se lo chiedono.
Non ho altro da dire che un latinismo deformato: delirium xenofobis.