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L'altro
ieri in un intervista sul TG2,un prete di chiare origini sudamericane
dichiarava che"i gay potevano sfilare in qualsiasi momento
e in qualsiasi modo,ma a casa loro". Ora io penso a un gay
di trastevere e quindi romanissimo,che si sente dire questa cosa,come la puo' pensare? QUINDI CARI UOMINI DI CHIESA, DOVETE CAPIRE CHE ROMA E' ITALIA, e voi con la vostra schifosissima spocchia,non avete nessun diritto sul popolo e sul territorio italiano. PER L'ULTIMAVOLTA: VOI SIETE STRANIERI SUL SUOLO ITALIANO E NON I PADRONI: IN ITALIA COMANDA L'ITALIANO. NB:vi faccio presente che il mio sfogo non e' causato dal fatto che io sia gay............TUTTALTRO. |