ATTUALITA' - IL MONDO ATTUALE

CONTRACCETTIVI

di Marco Comandè (19/6/2000)

Commenta l'articolo


Su questo giornale ho pubblicato due articoli miei, incentrati sui problemi del mondo e sulle soluzioni da applicare per risolverli. Le mie analisi, come si può constatare, si basano sui dati statistici che sono riuscito a trovare sui libri, in Internet, sui giornali... Sono dati che considero veritieri perchè logici.
Vorrei far notare che il mio è un metodo d'indagine analitico, sul modello americano, che consiste nel ricercare sia gli aspetti positivi di un fenomeno, sia quelli negativi. La motivazione del fatto è che nessuna analisi, nessuna opinione può essere presa per oro colato: è un'evidenza empirica che qualunque affermazione può essere vera fino ad un massimo di nove casi su dieci, ma resta sempre il decimo, che può essere ininfluente o molto rilevante. Il metodo analitico consiste nel dire, appunto, se il decimo caso è normale o patologico (ad esempio, i delitti: è normale che in ogni civiltà esista una certa percentuale di crimini?), se quell'unico caso costituisce l'eccezione che conferma la regola o non sia un fenomeno che diventerà esso stesso la regola in futuro.
Questa premessa è importante, per capire meglio quello che ho da dire sui contraccettivi.

Su "catastrofi vere e presunte" ho scritto che erano le multinazionali dei contraccettivi a fare in modo che l'AIDS fosse un fenomeno limitato, nel Terzo Mondo. Qualche settimana dopo è scoppiato lo scandalo delle multinazionali che fanno esperimenti nei paesi poveri per trovare sistemi efficaci, ma che poi riservano questi sistemi solo nei paesi ricchi, lasciando i poveri nella loro quotidiana lotta contro la morte.
Il fatto è vero, ma vorrei che fosse analizzato meglio: qui non si parla, infatti, di multinazionali onnipresenti colonizzatori, per dirla con il "popolo di Seattle" (cioè con quei soggetti che manifestano a tutto spiano contro la globalizzazione), ma di assenza di queste imprese miliardarie. Assenza significa mancanza di qualcosa di funzionale, di positivo: assenza del nonno, assenza dello Stato... Per cui, non ha molto senso fare una crociata contro le multinazionali per affermare che devono essere presenti. Provate a lamentarvi perchè il vostro antipatico vicino di casa non c'è mai!
Inoltre, bisogna considerare le leggi economiche. Vorrei ricordare, tanto per citare il caso macroscopico, che l'economia pianificata ha fallito perchè gli imprenditori non vedevano garantiti i loro diritti sui prodotti, per cui preferivano astenersi dal lavorare piuttosto che soffrire in continuazione come schiavi dello stato comunista. La legge economica fondamentale è quella della domanda e dell'offerta. Ora, nel Terzo Mondo la convinzione comune è che i figli siano una risorsa. Per cui, la domanda di contraccettivi è bassa. Per questo, anche senza trascurare lo sdegno morale contro questi colonizzatori che vendono ai poveri farmaci scaduti, ricette inefficaci e strumenti per l'aborto, invece di bloccare i tentativi di pianificazione familiare, bisognerebbe fare in modo che sia diffusa l'educazione sessuale anche in questi Paesi poveri.
C'è un altro argomento, strettamente correlato al primo, che vorrei approfondire: la pianificazione della nascite.
La Chiesa, infatti, condanna i contraccettivi. Altri soggetti sostengono che la pianificazione familiare è inefficace in quanto il freno più potente contro l'aumento della popolazione è lo sviluppo; lo sviluppo, dicono, fa aumentare la speranza di vita, la speranza di vita fa calare le nascite.
Il problema, secondo me, è falso: l'uso dei contraccettivi non può essere diverso dal ciclo di nascita e morte degli spermatozoi (ciclo velocissimo: 1 secondo!) e dal correlativo ciclo di ovulazione della donna. La Chiesa dice che i profilattici uccidono lo spermatozoo e l'ovulo. Ma quale spermatozoo, quale ovulo? Nessuno si indigna se il primo ovulo di una ragazzina muore. Inoltre, la condizione di asessualità da parte di un uomo farebbe morire non uno speramtozoo, non un milione di spermatozoi, ma più di un milione di miliardi di spermatozoi! In questo senso, il fatto che si facciano figli costituisce quindi più l'eccezione che la regola in tema di rapporti sessuali. Per cui, vorrei pregare le alte autorità ecclesiastiche di limitarsi a dire che il sesso è peccato e l'uso dei contraccettivi ininfluente.
Vorrei obiettare anche ai nemici della pianificazione. Costoro, nella più benevola delle opinioni, dicono che è inutile. Ho già spiegato prima perchè. Il guaio è che i risultati migliori in tema di controllo delle nascite l'ha avuta la Cina, cioè il Paese dalla pianificazione draconiana (con contorno di aborti ed infanticidi). L'analisi empirica, quindi, non dice che la pianificazione familiare, escludendo aborti e infanticidi, è inefficace. Onestamente, bisognerebbe dire piuttosto che la pianificazione se ben fatta può essere efficace, altrimenti "tentar non ha nociuto".
Si dice che non si può costringere popoli che non vogliono applicare la pianificazione. Io direi piuttosto che le donne che fanno tanti figli non li allattano. Mi spiego meglio. Se una donna vuole passare la vita a fare tanti figli, trascura il tempo necessario per l'allattamento e l'educazione: che ci pensino gli altri! Ora, non condanno questa donna. Ma se si considerassero importanti l'allattamento e l'educazione, sarebbe negativo non spiegarlo a questi popoli. La Chiesa punta sull'educazione, le multinazionali garantiscono un livello minimo di sopravvivenza, l'Onu ha stabilito un piano internazionale per l'educazione ai valori della famiglia ridotta. Non si può quindi parlare di pianificazione forzosa.
Le multinazionali vengono accusate di sfruttamento inumano. Il problema è che non si può generalizzare. Prima che venissero le multinazionali, i popoli erano in preda alle guerre intestine, fraticide. Con il loro intervento, le guerre hanno semplicemente mutato motivazioni. Inoltre i bambini e le donne, prima dell'intervento, morivano semplicemente di fame. Ora hanno qualche speranza.
In conclusione, quindi, vorrei invitare tutti (anche il popolo di Seattle) a non lanciare accuse generiche e infondate sulle multinazionali, sulla pianificazione familiare e sui contraccettivi. I problemi veri sono altri: i popoli del Terzo Mondo in preda alla guerra, le centrali nucleari, l'idrogeno, la violazione dei diritti umani, la prostituzione...
Rinvio all'articolo "Potere alle donne" per chi volesse sapere come intervenire per risolvere i problemi del mondo.
Grazie per l'attenzione, e saluti a tutti.