|
||
|
||
|
||
Da quando
le immagini degli avvenimenti accaduti il 12 settembre ci hanno
attraversato gli occhi e il cuore, nulla è stato più
lo stesso. Le tensioni si sono ravvivate, la paura e la diffidenza si sono diffuse e si è messa in atto una guerra che coinvolge tutto il mondo. Il nemico numero uno ha un volto : Bin Laden. Un nemico inafferrabile, una ricerca continua, una ricerca vana. Siamo convinti che eliminare questo individuo spazzerebbe via ogni traccia del problema "terrorismo". Il nemico che cerchiamo non ha volto. Stagna nell'animo di chi prova un radicato e in parte giustificato odio contro la super potenza Usa, di chi non teme di morire perchè nella morte intravede un'alternativa migliore alla condizione in cui vive. Dobbiamo combattere le incomprensioni e non con armi chimiche o nucleari. Ma è molto più semplice per chi detiene il potere attuare una guerra fisica, perchè chi ha potere ha paura di perderlo. Soffocare il nemico, schiacciarlo, spazzare via ogni contradditore. Cosa porterà questa guerra? Niente di positivo. Guerra è sinonimo di repressione. |