Sul forum di digiland (Musica
e spettacolo) è apparso questo messaggio:
Perchè non cerchiamo di
affrontare seriamente il problema del prezzo (oramai è
un furto) dei CD? Perchè secondo me, con questa storia
dell'IVA i politici ci hanno marciato su un bel pò. Anzi,
per essere più precisi, io credo che il problema non sia
solo quello, credo piuttosto che anche se decidessero (ma se
ne ricordano solo in campagna elettorale) di abbassare l'IVA,
i discografici troverebbero comunque un altro modo per "ingrassarsi"
alla faccia di quei "folli" che credono che la musica
sia arte. Comunque, un intervento sull'IVA per portarla dal 20%
al 4%, non sarebbe sgradito.
C'è qualcuno che può spiegarmi perchè un
libro come ad es. le ultime barzellette sui carabinieri viene
considerato "prodotto culturale", e gli applicano l'IVA
del 4%, mentre un cd ad es. di Fabrizio de Andrè o dei
Gang è considerato bene di "lusso", e dunque
soggetto ad IVA del 20%? La discussione è aperta, ed ogni
contributo è bene accetto.
Seguito da:
Sono d'accordo sul furto! Non
si può ricorrere alla pirateria per sentire musica! Ma
ritengo che non sia un problema solo di Iva! Certo se su questi
prodotti fosse eliminata del tutto (anche sui libri ci sono dei
problemi) potremmo vedere già dei ribassi e una certa
facilità di circolazione commerciale. Il problema è
anche quello dei discografici: perchè pagare 40000 un
cd? E perchè in edicola si possono trovare a volte buoni
cd a prezzi bassissimi e di nuova produzione e senza Iva (in
edicola basta inserire un cartoncino dietro il cd e l'Iva non
c'è più: ma a volte gli stessi cd li trovi in libreria
o nei negozi di dischi e li paghi con l'IVA! Misteri fiscali!).
Vorrei anch'io sentire altri pareri.
DGLSTEVE ne ha tratto spunto
per delle riflessioni:
Mammamia che discussione avete
intavolato!!
Forse non sono un grande osservatore ma a me sembra che i CD
in vendita presso le edicole, siano sempre tassati. va detto
che le tassazioni non sono sempre uguali per tutti i prodotti
e che le opere dell'ingegno vengono tassate a seconda del loro
prezzo al pubblico stabilito dal produttore e/o editore. Tutto
questo per dirla in breve, ma se volessimo affrontare il problema
nel globale ne scaturirebbe una discussione di vaste proporzioni.
Ci vogliamo provare? Io posso scagliare la prima pietra: di per
se, l'I.V.A. è comunque un furto ma se volessimo defalcarla,
il CD costerebbe comunque £33000 circa. Quindi se non ce
la prendiamo, come al solito, con il governo, con chi protestiamo?
Io dico che se volessimo essere veramente obiettivi, dovremmo
attribuire una gran parte di colpa anche a noi stessi, cioè,
il pubblico. Per ora mi voglio fermare qui.
MI RIFERISCO A: I CD costano
troppo che qualche giorno fa apparve su questa rubrica. Risposi
brevemente (il documento è ancora visibile) ma nessuno
replicò al mio messaggio. Forse la ragione di questo silenzio
è nel fatto che, quando si tocca una verità che
scotta, tutti si dileguano. Data la natura dell'argomento che
voglio esporre, rimando tutti coloro che hanno interesse per
questo messg. alla rubrica "POLITICA E SOCIETA'" Il
titolo del testo sarà:
PIDOCCHI ON LINE. Steve
COLLEGAMENTO DALLA RUBRICA "MUSICA
E SPETTACOLO.
E' sorprendente con quale faccia tosta si presenta questo signore
che vuole fare i soldi vendendoci le sue compilation di MP3 al
prezzo di £20.000, pari a £2500 per ogni album accluso
nel suo CD pirata. Quando dico che i CD costano troppo anche
per colpa del pubblico dei consumatori, è sacrosanta verità.
Se la musica, qui in italia fosse tenuta in considerazione per
quello che è il suo significato intrinseco. se ci fosse
una maggiore cultura musicale. Se ogni cittadino rispettasse
il lavoro degli altri e rifiutasse di acquistare prodotti illegali,
contribuendo così ad alimentare i profitti della delinquenza
comune e organizzata. Sarebbe, già tutto questo, un passo
molto importante verso una certa normalizzazione dei prezzi.
Poi magari ci sono le responsabilità altrui su cui si
può discutere. per ora mi limiterò a pregarvi di
prendere coscienza del fatto che spesso dietro a queste piccole
vendite di cose innocue, si nascondono fatturati miliardari che
alimentano la potenza della criminalità organizzata. Ed
è vero. |