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Il futuro dell'alimentazione
sembrerebbe essere l'obesità generalizzata. Non passa
giorno senza che medici, ricercatori, scienziati, politici, economisti,
ci ricordino che stiamo mangiando troppo, stiamo sfruttando eccessivamente
i prodotti della terra, stiamo rendendo la nostra agricoltura
intensiva un'agricoltura fatta di sprechi (ma non sono questi
sprechi a far abbassare i prezzi degli alimenti, rendendoli disponibili
anche per i poveri?). Un'indagine, in particolare, dice che il numero attuale degli obesi ha ormai raggiunto il numero degli affamati nel mondo. E' tutto un fiorire quindi di allarmi, di tentativi di correggere il meccanismo perverso e - quindi - di suggerire uno stile di vita diverso da quello a cui siamo arrivati oggi. Ho la presunzione di avanzare anch'io una proposta. Chi ha letto i miei precedenti articoli su questo giornale, avrà capito quanto presuntuoso io sia nel suggerire argomentazioni inconsuete o da specialisti (cosa che io non sono). Spero non me ne vorrà per quest'ultima "falsa modestia". Anzi, spero che mi vorrà molto ma molto bene, perchè avrà capito che le mie soluzioni sono a portata di mano, qualunquiste al punto giusto. Vorrei ricordare come le attuali abitudini elementari che abbiamo, derivano dalla dieta borghese dell'Ottocento. Latte o tè e biscotti alla mattina, primo secondo insalata e frutta al mezzogiorno, e secondo la sera. Lo spuntino è a base di dolci o panini. Ovviamente, questa è solo la dieta italiana. So benissimo che negli altri posti si mangia poco e male. Da noi si mangia troppo e bene. Ma penso che con un'abile propaganda silenziosa - giornali, romanzi, film, pubblicità -, si riuscirà ad imporre un regime alimentare più moderato. Si vedono già gli esempi nei cartoni animati, dove i personaggi sono tutti alticci e magri. Il mio suggerimento è: la mattina dolci e bevande (te, latte o caffè), al mezzogiorno solo il primo e l'insalata, la sera il secondo e la frutta. Il pane andrebbe preso solo come spuntino. Non è un granchè, ma sempre meglio di diete forzose e soldi sprecati in cure specialiste. Spero di aver individuato le abitudini alimentari del futuro. |