Cosa sono
La grande famiglia dei rapaci si divide in gruppi,
propriamente detti: Falconiformes e Strigiformes.
I rapaci diurni appartengono all'ordine dei Falconiformes, i quali sono così chiamati
perché attivi durante il giorno. Le caratteristiche maggiormente
evidenti, quali: la forma slanciata aerodinamica, il becco forte e adunco, le
zampe possenti armate di artigli affilati, sono appropriate al ruolo di
predatori che svolgono questi animali in natura.
I rapaci diurni, contrariamente all'opinione di
coloro che li considerano nocivi, contribuiscono a ristabilire l'equilibrio
naturale; infatti la loro presenza è, in
rapporto, inferiore alla presenza delle possibili prede.
Questi uccelli hanno un piumaggio che supporta un
volo potente e maestoso, le penne sono rigide, lunghe e resistenti, la vista
è acutissima.
Le 295 specie si suddividono in cinque famiglie
Accipitridae: uccelli di grossa e media mole, senza il "dente del
becco" tipico dei Falconidae, con ali ampie,
tarsi lunghi e "mano" ben armata; Astore, Sparvieri, Nibbi, Poiane..
Vi sono poi le Aquile, che dispiegano volo potente,
particolarmente grandi e robuste con tarsi piumati fino al piede.
Falconidae: sono i falconi veri e propri, con ali lunghe adatte al
tipo di volo veloce che li contraddistingue, hanno il dente del becco atto a
lacerare le carni. Caratterizzati da tarsi corti e dita lunghe; Falco
Pellegrino, Falco Sacro, Gheppio….
Pandionidae: a questa famiglia appartiene il solo Falco Pescatore che
sorvola fiumi e paludi, dove abitualmente si tuffa per catturare i pesci con
gli artigli affilati.
Sagittariidae: di cui il Serpentario, rapace stanziale del continente
africano, è l'unico membro.
Cathartidae: sono gli avvoltoi, uccelli che si nutrono
prevalentemente di carogne, infatti sono spesso privi
di piume sul capo, per evitare che queste si sporchino nel momento in cui
l'animale affonda il becco nella carne delle carcasse per cibarsene. Alcuni
avvoltoi sono molto grandi con oltre due metri di apertura alare.
Gli Strigiformes sono,
invece , i rapaci notturni. Questi uccelli non hanno
la tipica forma slanciata ed elegante che si può osservare nei rapaci
diurni. Il piumaggio voluminoso li fa sembrare più grandi di quanto non
siano realmente, la loro attività di predatori si svolge prettamente
nelle ore notturne, tuttavia sono animali che presentano anche un certo tipo di
attività diurna, sono comunque vigili per sottrarsi alle insidie.
I loro occhi sono immobili, circondati da morbide
piume che hanno la funzione di convogliare i suoni al meato uditivo, sono molto
sviluppati, grandi in proporzione alle dimensioni del capo. Il movimento della
testa, che ruota di circa 270°, sopperisce all'immobilità degli
occhi. Il loro piumaggio è morbido ed assicura un volo silenziosissimo
per il buon esito della caccia, i colori non sono sgargianti e la bella livrea
garantisce un buon effetto mimetico durante il giorno. Si nutrono soprattutto
di roditori, anche se i gufi possono catturare prede più grandi.
Sia i rapaci notturni che i diurni
rigettano delle borre, nell'arco delle 24 ore, nei momenti di riposo. Le borre sono dei residui di piume, peli, ed ossa in
forma di pallottola e costituiscono tutto ciò che l'uccello non
digerisce.
Strigidae: sono il Gufo Reale,
Tytionidae: appartenente alla famiglia dei Tytionidae
è il Barbagianni, con il disco di piume facciali cuoriforme.
L'iride di colore arancione nel Gufo Reale e giallo
nella Civetta delle Nevi è correlata ad un buon adattamento alla luce del giorno. L'iride di colore scuro nel
Barbagianni indica una maggiore sensibilità e abitudini prettamente
notturne.