PSICOLOGIA FELINA

 

LA PSICOLOGIA
 

Il rapporto tra gatto e proprietario si crea nel tempo attraverso continui contatti e una corretta opera di educazione da parte dell'uomo che nelle sue attenzioni dovrà essere assiduo ma non ossessivo,per non calpestare l'indipendenza del felino.Con l'andare del tempo l'uomo finirà per comprendere gli atteggiamenti del micio,il quale a sua volta si abituerà gradatamente a quelli umani.Il gatto è fondamentalmente diverso dall'uomo,possiede attitudini e comportamenti sociali precisi e va considerato proprio per le sue specificità.Per prima cosa ricordate che il gatto domestico è molto intelligente,è curioso,ha ottima memoria,lavora ponendosi sempre obiettivi chiari e non per il gusto di farlo e possiede l'istinto del cacciatore.

L'intelligenza: il gatto è un animale capace di assimilare esperienze nuove e diversificate ed è inltre estremamente consapevole dell'ambiente in cui vive.E'quindi capace di trovare sempre nuove soluzioni per affrontare le diverse situazioni.Ed è infine fondamentalmente un individualista.Da ciò è possibile comprendere quanto sia facile per lui apprendere cose utili per la sua vita pratica semplicemente attraverso l'osservazione del comportamento degli altri individui e facendo tesoro delle esperienze.

La curiosità: indubbiamente il gatto è molto curioso,essendo così interessato al mondo che lo circonda.E' quindi particolarmente portato a esplorare e conoscere da vicino ogni cosa,alla perenne ricerca di nuove prede,possibili nemici,rifugi comodi e riparati o semplicemente per ispezionare qualsiasi modificazione del suo territorio e di ciò che esso contiene.

 

Sonno e sogni: i gatti trascorrono gran parte del tempo dormendo, e i piú recenti studi dimostrano che il loro organismo è attivato ad onde. Questo è comprensibile perchè il gatto possiede un istinto da cacciatore, la cui natura richiede altissime prestazioni immediate da scattista e non la resistenza e la durata del maratoneta. Quindi anche se addormentato un gatto è perfettamente in grado di ricevere gli stimoli dell'ambiente esterno e, qualora sia sveglio ma senza stimoli dell'ambiente esterno, esso riduce progressivamente l'attività cerebrale fino al solo mantenimento delle funzioni vitali. Un gatto dorme anche 16 ore su 24, sebbene frazionate in numerosi periodi di pochi minuti ognuno, durante le quali attraversa fasi alterne di sonno piú o meno profondo: il 70% è sonno leggero, il 30% è sonno profondo. Chi vive con un gatto sa che sogna: è facile notare il movimento delle zampe, delle vibrisse e degli artigli, nonchè udire flebili miagolii. Ma anche durante queste fasi il suo sistema nervoso è sempre vigile e attento: a un eventuale segno di pericolo l'animale reagisce svegliandosi istantaneamente. Una caratteristica peculiare del gatto è quella di avere abitudini notturne. Non c'è da stupirsene se pensate che è fondamentalmente un cacciatore, e che le ore piUacute; propizie per il successo di questa attività sono quelle immediatamente successive il tramonto o precedenti l'alba.

 

Abitudini e rituali: i gatti in particolare, ma tutti gli animali in generale. devono la sopravvivenza della loro specie, della loro comunità e di loro stessi come individui, all'impiego di tutta una serie di comportamenti rituali che si ripetono con regolarità nella vita quotidiana. Alcuni di questi potranno anche divertirvi ma considerate il fatto che per lui sono indispensabili e da prendere assolutamente sul serio. Questi comportamenti e abitudini procurano al micio la sicurezza e l'ordine di cui ha un bisogno vitale, nonchè la consapevolezza della sua posizione all'interno dell'ambiente in cui vive. Cercate di non alterare l'ordine prestabilito delle cose, a meno che non sia assolutamente necessario, e d'altro canto non preoccupatevi eccessivamente se il vostro gatto si innervosirà per le novità apportate al suo ambiente( l'acquisto di nuovi mobili, per esempio): dategli il tempo di abituarsi alle modificazioni del suo territorio; siate pazienti e ricordate che possiede comunque un grande spirito di adattamento.

Atteggiamenti tipici:

  1. Aggressività: in questo caso l'atteggiamento e le espressioni che assume il gatto hanno come unico scopo lo spaventare e costringere alla fuga un avversario: il gatto, a bocca spalancata e con i denti scoperti, ringhia, fischia e soffia; tiene la coda bassa e attaccata al corpo, il pelo è tenuto appiattito; le orecchie sono dritte, un pò rivolte all'indietro, le pupille sono strette, quasi a fessura; le vibrisse sono protese in avanti e la posizione di tutto il corpo è leggermente accovacciata, pronta al balzo sull'avversario.
  2. Difesa: istintivamente un gatto minacciato da un altro animale tende a non cedere terreno: tiene la bocca aperta, i denti scoperti ed emette anche in questo caso ringhi, soffi e fischi; la coda è tenuta alta e arcuata, con il pelo di coda e schiena irto; le orecchie sono appiattite, le pupille dilatate, le vibrisse tenute dritte; la posizione di tutto il corpo è piegata di lato, con il dorso arcuato.
  3. Sottomissione: è un atteggiamento che il gatto assume quando si rende conto che il suo avversario è chiaramente piú forte di lui: la bocca viene tenuta aperta ma senza emettere alcun suono, oppure semichiusa e il gatto miagola per chiamare aiuto; la coda è tenuta attaccata al corpo e batte il terreno; il pelo è appiattito come anche orecchie e vibrisse; le pupille sono dilatate e la posizione di tutto il corpo è rannicchiata.
  4. Timidezza: i soggetti timidi tengono la coda tra le gambe, hanno lo sguardo sospettoso e scappano in presenza di estranei. Il gatto, comunque, di rado mostra timidezza; se avvertite questi comportamenti verificate che non siano intervenuti mutamenti nel sistema di vita quotidiano.
  5. Dipendenza: un gatto dipendente vi segue ovunque e miagola in continuazione (un'esempio di gatto tendenzialmente dipendente è il siamese). Non è il genere adatto a chi vive spesso fuori casa. Eventualmente cercate di tenerlo occupato con un compagno o con qualche gioco, oppure lasciatelo uscire.