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Enrico Petrelli :
Capitano Francesco Montanari. Ufficiale laureato in
ingegneria proveniente dall'Accademia Militare Estense di
Modena, combattè la I Guerra d'Indipendenza ...
nell'esercito piemontese e fu tra i difensori della
Repubblica Romana, dove conobbe Giuseppe Garibaldi
divenendone amico e collaboratore. Incaricato dai patrioti
mantovani di studiare le fortezze di Mantova e Verona per
trovare il modo di occuparle con un colpo di mano, fu
scoperto, catturato e condannato a 12 anni di carcere duro -
pena poi tramutata in esilio -. Esule, a Genova e poi in
Svizzera, nella seconda guerra d'indipendenza fu capitano di
stato maggiore tra i Cacciatori delle Alpi e combatté a S.
Fermo e Varese. Al comando di distaccamento in Val Camonica,
diede l'assalto a Ponte di Legno che costrinse alla resa gli
austriaci asserragliati a difesa del Tonale. Partecipe alla
Spedizione dei Mille, fu colpito gravemente nella battaglia
di Calatafimi. L'ultimo ordine ai suoi garibaldini lanciati
all'assalto, come ricorda Abba, fu : «Rispettate il nemico,
rispettate i feriti ! Sono italiani anch'essi !».
Trasportato nell'ambulanza allestita nel vicino paese di
Vita, spirò poche ore più tardi. Le sue spoglie riposano nel
sacrario di Pianto Romano.Mostra
tutto
![](garibaldino4.jpg)
La Colonna Garibaldina "Francesco Montanari" è intitolata
al Capitano mirandolese morto eroicamente a Calatafimi il 13
maggio 1860.
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Immagine tratta dalla Rievocazione Storica
di Ronchi di Crevalcore (BO) il 25/7/2010
![](ferrari.jpg)
Foto Giuliano Ferrari (RE) |
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![](italy_mwk.gif)
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![](garibaldino.1.jpg)
- La "Francesco Montanari" è un gruppo di rievocazione storica
di Mirandola (MO) che
ha ricostituito un reparto garibaldino del 1860/1866 e partecipa alle piu' importanti manifestazioni
Risorgimentali italiane.
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LA COLONNA "F.MONTANARI"
PARTECIPA ALLE CELEBRAZIONI PER IL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA'
D'ITALIA
![](manifestazioni/2010/manifestazioni/tricolore150a.jpg)
![](garibaldini.1.jpg)
La Colonna garibaldina "Francesco Montanari" è
aperta a tutti gli appassionati di storia risorgimentale italiana.
![](gaib2.jpg)
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Per Contattarci :
garibaldinimodenesi@libero.it
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Nel
2011 ricorre il 150° anniversario dell'Unità d'Italia; per
l'occasione ricordiamo i "Garibaldini": 1.088 uomini e una
donna.
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Il
Generale Giuseppe Garibaldi, veramente degno di portare
questo grado pur non proveniendo dall'Accademia, utilizzava
l'ordine sparso quando gli eserciti regolari combattevano
ancora in ordine chiuso, e non esitava a lanciare i suoi
uomini all'attacco di forze nettamente superiori, ottenendo
spesso brillanti vittorie.
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I
volontari, denominati "Cacciatori delle Alpi", sono
suddivisi in sette compagnie comandante da Nino Bixio,
Vincenzo Orsini, Francesco Stocco, Giuseppe La Masa,
Francesco Anfossi, Giacinto Carini e Benedetto Cairoli; i
carabinieri genovesi sono comandati da Antonio Mosto; il
capo di stato maggiore è Giuseppe Sirtori, coadiuvato da
Stefano Turr, Guglielmo Cenni, Francesco
Montanari, Giuseppe Bandi e Pietro
Stagnetti, segretario è Gio Battista Basso; all'intendenza
sono Giovanni Acerbi, Paolo Bovi, Carlo Rodi e Ferdinando
Maestroni.
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I
caduti saranno 80, di cui 34 a Calatafimi.
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Ancora
oggi si assiste a discussioni e polemiche circa la
legittimità della scelta di unire Nord e Sud d'Italia; un
brano del nostro Inno Nazionale recita: " ... noi fummo per
secoli calpesti e derisi perchè non siam popolo, perchè siam
divisi ... ". Non resta che citare la famosa frase di
Garibaldi: " L'Italia è fatta, ora bisogna fare gli
Italiani!"; e occorre fare in fretta se non si vuole entrare
nella nuova Unione Europea come un insieme di singoli
"campanili"!
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![](gazzettino_risorgimento.bmp)
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