FABIO - FONDATORE DEI GARBAGE

Presente con ... Neri, Scozzesi, Messicani, Russi

Hobby Strimpellare, cantare, comunque musica
Piatto preferito Tutti purché non contengano "pellecchie"
Il Pregio Non saprei, meglio siano gli altri a identificarli
Il Difetto Suscettibilità
Partecipante a "Ostuni '82" SI
Gode se ... Vedo serenità intorno

BASSO DI DESTRA

Il Motto Quanno se magna.... (se magna)

FABIO SI RACCONTA COSI' :

Nasce il 29 luglio di parecchi anni fa (ha già varcato il fatidico "giro di boa") in Roma, Via Nomentana, clinica Anglo-Americana.
Cresce serenamente a Viale del Vignola, quartiere Flaminio.
Della sua infanzia ha tanti ricordi, quasi tutti felici ma, fra tutti, due spiccano sugli altri in modo preponderante: i tre anni di asilo presso le suore di S.Maria del Popolo, dove si cacava addosso quasi tutti i giorni e sua madre accorreva col cambio, e le tre canzoni che ha più amato prima ancora di imparare a scrivere (dischi sempre di mamma, santa donna): "Banana Boat" di Harry Belafonte, "Only you" dei Platters e "E' arrivata la bufera" di Renato Rascel. Da quel momento ha cominciato ad ascoltare (e imitare) un po' tutto e tutti: più o meno a otto anni ha la sua prima folgorazione vedendo Adriano Celentano e ammirando le sue movenze scimmiesche, ma sente che manca ancora qualcosa... un non so che... forse un segnale... è infatti intorno ai dodici anni che, ascoltando per la prima volta la terrificante chitarra di Keith Richards (da allora non si è più ripreso), capisce che è il segnale che aspettava e vede finalmente la stella cometa che gli indica la strada.
Da allora, per tutti gli anni sessanta e parte dei settanta, passa lunghe ore o, addirittura pomeriggi interi da "Consorti" o "Ricordi", anche solo per ascoltare dischi, formandosi una cultura musicale rockettara enciclopedica, compra la sua prima chitarra (è giunto il momento di fare musica, ascoltarla non basta più!) e, avendo appunto Keith Richards come modello e non Andres Segovia, dopo i primi progressi, pippa era e pippa è rimasto.
Poco più che ventenne conosce i "compagnucci della parrocchietta" e stringe amicizia con quelli a lui più affini e più pronti alla magica arte dell'incrocio "musica/cazzeggio". Negli anni ottanta, alla soglia dei trent'anni, con alcuni di loro fonda i "Garbage Brothers", con i quali il suddetto incrocio di musica e cazzate trova la sua massima espressione. Dopo sei anni di fatiche un po' la stanchezza, un po' situazioni personali esterne al gruppo fanno calare il sipario (definitivo?) sui Garbage.
Oggi è un tranquillo signore di mezza età che ancora si interroga sul senso della vita ...

P.S. ho volutamente limitato la storia di Fabio, chiaramente stringata al massimo, al suo rapporto con la musica perché mi ha esternato, lui personalmente, la convinzione che tutte le restanti notizie, dati sensibili compresi, siano esclusivamente cazzi suoi. Chi nutre qualche curiosità può parlare direttamente con lui, il numero è sull'elenco.
 

 

http://digilander.libero.it/garbagebrothers