Tradizione:sacro e profano
Le ricorrenze festive che fino a pochi decenni fä scandivano con ritmi precisi il corso dell'anno , secondo un apparente immutabile calendario liturgico, frutto dell'incontro tra la liturgia folklorica e la litturgia cattolica , comunque riplasmate e organicamente inserite nell'orizzonte culturale delle singole comunitä , sono ormai slegate da un contesto socio-economico omogeneo e soggette a trasformazioni
Quando ci accostiamo alla gran parte dei rituali festivi tuttora praticati nei nosti paesi è frequente imbattersi in usi , pratiche, credenze che sono simili nella sostanza , ma differiscono per le forme che assumono, o che viceversa presentano forti analogie morfologiche ma notevoli differenze ideologiche o funzionali.
Ogni civiltä e, al suo interno, ogni diversa categoria sociale, hanno elaborato proprie e specifiche concezioni del tempo e dello spazio in relazione a molteplici fattori tra essi correlati: religione, ambiente, produzione, struttura sociale .
Le differenze di qualitä attribuite ai diversi momenti del tempo possono ricondursi a una sola opposizione fondamentale quella che divide i tempi normali( o profani) dai tempi cerimoniali(o sacri)
Tempo sacro eterogeneo in quando fondato su una discrezione qualitativa, e tempo profano omogeneo basato sul computo quantitativo, si trovano a convivere nel calendario. Ma diversi sono i sensi del calendario profano e di quello sacro: il primo è una successione di giorni sempre uguali, nel secondo ogni giorno ha la sua specificitä, la sua potenzialità, che devono essere rimarcati dai riti.InSicilia a fronte delle grandi celebrazioni cicliche, caratterizzanti tutta la ritualitä isolana, esiste tutta una diversificata e complessa realtä cerimoniale della quale le feste patronali costituiscono solo l'aspetto piu evidente.
Inoltre il calendario rituale non è un modello stabilito ma varia conseguentemente al variare delle condizioni che lo hanno generato, con connessioni con i cicli stagionali e produttive e la dinamica delle loro rappresentazioni simboliche.
I cambiamenti di data di innumerevoli festivitä patronali,un tempo celebrate in autunno, inverno e primavera trasferite in estate.
E' proprio in questa stagione che i piccoli centri montani e marinai si ripopolano per qualche settimana grazie al rientro degli emigrati e all'afflusso di turisti. Gli emigrati ritornano solo per pochi giorni reintegrandosi nella comunitä per partecipare a quel fondamendale momento di aggregazione che è la festa del proprio paese e, per il resto dell'anno, far vivere nella fissità e trasparenza del ricordo il paese non piu lontano, il tempo non piu perduto.
Le peculiaritä odierne delle feste siciliane sono caratterizzate dell'uso del fuoco, consumo di cibo, danze e musiche.