Il fuoco

I fuochi possono essere raggruppati in due grandi categorie: fuochi mobili( fiaccolate) , fuochi fissi( falö).Il fuoco, secondo una ricca e diversificata fenomenologia ,si incontra in molte celebrazioni che si susseguono lungo il corso dell'anno.

I falö variano sensibilmente di numero e di dimensioni da luogoa luogo . In essi bruciano ora materiali di risulta, ora legnami di prima scelta, ora paglia, ora avanzi della potatura e, non di rado, fantocci. Intorno ad essi possono riunirsi la famiglia e il vicinato, come il quartiere o l'intera comunitä.

Intorno ai falö ruota, in ogni caso, tutto un universo mitico-rituale, un insieme di credenze e comportamenti connessi direttamente al fuoco o al santo per cui si accende.

In ogni cultura l'ordine della realtä sociale e la sua rappresentazione simbolica hanno come cardine fondamentali le differenze sessuali e l'etä. Ruoli maschili e femminili sono ben definiti, tutti i momenti significativi dei riti hanno il compito di distinguere gli status e i ruoli di una societä identificata.

Nelle cerimonie dedicate al santo, alle donne spetta la preparazione e la gestione di dolci e pranzi, gli atti dedicati al fuoco sono di pertinenza maschile: dalla raccolta alla preparazione, dall'accensione alla gestione.

Riguardo all'etä vä osservato che i soggetti interessati a tutte le attivitä connesse al falö sono essenzialmente ragazzi da 6 ai 14 anni circa, organizzati in bande o gruppi di quartieri è loro cura raccogliere la legna, immagazzinarla e difenderla. L'intervento degli aduli è piu frequente al momento della costruzione della catasta e la gestione della fiamma.

Tra conflitti e compromessi culturali i falö come altri " strani" segni del passato continuano a vivere all'interno dei cicli festivi. Usanze perdute per scelta piu o meno contingenti vengono recuperate in una nuova chiave.

 

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