I
GIORNALI
Nell’antica
Roma Giulio Cesare faceva affiggere ai muri della
città i cosiddetti Acta Diurna, dei fogli
manoscritti in cui si parlava del suo operato per la
città. L’origine della stampa è quindi
propagandistica.
Il
primo giornale a stampa nasce nel Cinquecento a
Lipsia, il Leiptiger Zeitug (“Giornale di
Lipsia”).
In
Italia il primo quotidiano è la Gazzetta di Parma,
il 19 aprile 1735. Il Settecento è l’epoca in cui
proliferano giornali, gazzette e feuilleutons, che
sono formidabili strumenti di discussione e
circolazione delle idee. Il Settecento è l’epoca
dei Lumi. Quella in cui nasce l’opinione pubblica e
si diffondono idee di cambiamento e democratizzazione
della società. Il giornale diventa uno strumento al
servizio di un’idea, della battaglia in corso per
diradare le tenebre dell’ignoranza e cambiare la
società in senso democratico.
Il più antico ufficio stampa d’Italia nasce a Torino
nel 1835. Si chiama “La Stefani”, dal nome del
fondatore, il giornalista veneziano Guglielmo Stefani.
La libertà di stampa viene
solennemente affermata dall’articolo 28 dello
Statuto Albertino. In esso, tra l’altro, si
riconosceva giuridicamente la figura del Gerente
responsabile.
La
figura del gerente scompare per effetto del Regio
Decreto 6 febbraio 1928 n. 384, che istituì la
figura del Direttore responsabile, il quale doveva
essere un giornalista professionista regolarmente
iscritto all’albo per esercitare la professione.
Con
Legge 3 febbraio 1963 n. 69 viene costituito per la
prima volta in Italia l’Ordine dei Giornalisti. |