La prospettiva

 

L' esigenza di una lezione sulla prospettiva è dovuta dal fatto che in alcuni disegni che mi sono stati proposti e che poi ho rivisto nei fan-games c'erano chiari errori prospettici che non vanno sottovalutati neanche in ambito di giochi 2D.

Negli ambienti di lavoro 3D come il 3DStudio,il Maya o il Lightwave la prospettiva è calcolata automaticamente dal computer ed è perfetta al millimetro come vedete in questa immagine tratta da Monkey SE e realizzata in 3D Studio

Già ma cos'è la prospettiva?

L' occhio umano è incline a vedere più grandi gli oggetti vicini e più piccoli quelli più lontani, in modo da identificarne la TERZA DIMENSIONE OVVERO LA PROFONDITA'(ciò avviene anche per i colori scuri e quelli chiari ma in modo molto più ridotto).Nel Primo Medioevo questa tecnica era sconosciuta con i risultati che potete immaginare: personaggi grandi quanto palazzi e profondità assente,come se tutto fosse schiacciato verso la tela.

Le prime forme di prospettiva in forma pittorica (poichè era già conosciuta in forma architettonica) si ha intorno al 1400 grazie all' intuizione di Ambrogiotto di Messer Bondone , molto più noto come GIOTTO.Si trattava però di una prospettiva intuitiva e non scientifica e non basata su leggi geometriche;lo studio geometrico e sistematico della prospettiva diventerà una delle peculiarità del secolo successivo ovvero di quello che chiamiamo Rinascimento.Ora vediamo come nel nostro piccolo dobbiamo realizzare il disegno prospettico.Iniziamo con delle linee che convergono tutte verso un PUNTO DI  FUGA perchè verso di esso "fuggono" tutte le linee.Nella prospettiva centrale il punto è solo uno quindi ci limiteremo a questo.

Ora che abbiamo eseguito questo disegno possiamo colorare il marciapiede.In qualche lezione successiva spiegherò i metodi di colorazione;per accentuare l'ombreggiatura fate le parti interne scure e quelle esterne chiare ma sempre dello stesso colore di base

Ora cominciamo a tracciare le linee verticali che devono SEMPRE ESSERE PARALLELE.Ricordate inoltre,ed è importantissimo,che a parità di grandezza frontale le linee che sono più lontane DEVONO ESSERE PIU' STRETTE DI QUELLE VICINE,come nell' immagine.Non vi dirò i rapporti perchè variano e onde evitare di farvi passare ore col goniometro e il compasso sullo schermo vi dico solo di farle più strette (anche noi usiamo la prospettiva intuitiva anche se in forma più ridotta)

Nell'immagine seguente abbiamo fatto dei passi avanti:abbiamo colorato due edifici e adesso vedete che fare più strette le linee più lontane ci è tornato utile:i due edifici in profondità sembrano infatti più piccoli.Abbiamo inoltre alzato una volte quasi a botte rispettando i due criteri di prima:le linee sono parallele e sono strette in profondità

Lo stesso criterio si attua per le linee orizzontali che andranno a fare il mattonato. Sono sempre parallele e strette in profondità

Attenzione ora:notate che il mattonato in questo modo non è casuale,le linee che vanno verso il punto di fuga sono ARTEFICI DELLA PROSPETTIVA,  ovvero inconsciamente sono loro che dicono a chi guarda il disegno che c'è una prospettiva centrale (altri trucchi sono più subdoli , come nel famoso dipinto dei FILATORI DI SETA dove i fili determinano la prospettiva)

Ecco infine il lavoro concluso;abbiamo colorato tutto e abbiamo ottenuto un disegno prospettico quasi perfetto:alla prossima!

Ringraziamo AlphaCentauri per averci fatto pubblicare questa stupenda guida molto utile!