Dietro ad un bel sorriso scorgi un breve, sfuggente lampo di tristezza ... perché?!
Ma se nel cuore uno può venire nascosto, sul volto invece ...
Perché il Sorriso e la Tristezza, pur se fratelli, cercano nel cuore di prevalere uno sull'altro.
Vi parlo di un tempo lontano, misterioso, quando alcune cose erano un po' diverse rispetto ad oggi.
Ad esempio i due fratelli, Sorriso e Tristezza, erano piccini e sapevano stare bene insieme, senza litigare.
Poi, però, diventando grandi, sono cambiati sempre più e ognuno ha sviluppato un proprio carattere differente.
Allora hanno cominciato a non andare d'accordo.
Dovevano abitare le stesse case, i cuori delle persone. Ma ciascuno dei due fratelli voleva prevalere sull'altro, perciò litigavano continuamente:
– Questo cuore è mio! – diceva Sorriso! – sbarrando la porta.
– No, tocca a me ... tu c'eri già ieri! – rispondeva Tristezza, cercando di scacciarlo.
La stessa storia tutti giorni: era davvero un bisticcio senza tregua.
Per fortuna, la fata Armonia volle provare a metterli d'accordo.
Li convocò presso di sé e propose:
– Ragazzi miei non potete andare avanti così: stabilite una regola, fate dei turni ... –
– Ma io non posso rinunciare! – diceva Tristezza – devo aggiornare i cuori! –
– Anch'io ho le mie esigenze – incalzava Sorriso – ho in corso i miei progetti. –
E via così di seguito, con lunghissime discussioni e nessuna possibilità d’accordo.
Quando, dopo tante inutili parole, fata Armonia era già sul punto di rinunciare, le venne un'idea geniale e infatti propose:
– Sentite un po': potreste stare tranquillamente insieme non nel cuore, ma nella mente delle persone!
La mente è molto potente, in informatica si dice che è "multitasking", cioè può fare più cose nello stesso momento.
Là potrete lavorare contemporaneamente e ognuno di voi potrà sviluppare indisturbato ogni proprio progetto. –
– Bene Fata, ma per il cuore come facciamo? – chiesero i fratelli – Chi di noi due sarà ascoltato dai cuori? –
– Avete ragione! C'è il momento dei progetti, ma anche quello dell'ascolto.
Beh, quanto al cuore, andateci ancora insieme, ma occorrerà che uno stia davanti e uno dietro. –
– Chi davanti? – domandarono i due ad una sola voce.
– Mhm ... – la fata si prese il mento tra le mani – allora ... allora ... chi riuscirà a parlare per primo ad un cuore, in quel cuore e per quel momento starà di fronte. L'altro, senza imbrogliare, starà dietro a lui, proprio come se fosse la sua ombra buia. Sarà presente ma zitto, zitto. –
Sembrava un buon accordo, fattibile e iniziarono subito a metterlo in atto.
Se vinceva il Sorriso, allora la Tristezza gli si attaccava ai piedi e lo seguiva proprio come fosse la sua ombra scura e, reciprocamente, dove vinceva la Tristezza, era il Sorriso che faceva la parte dell'ombra nera della Tristezza.
Come conseguenza del cambiamento che vi ho raccontato, avvenne però un'altra importante trasformazione.
Infatti, dovete sapere che fino ad allora le persone non avevano mai sentito il bisogno di cambiare l'espressione del proprio viso, della propria faccia.
Ogni donna o uomo aveva sì il suo volto, un bel volto, ognuno ovviamente il proprio; ma le persone non avevano avuto ancora necessità di usarlo come specchio del cuore, cioè di concordarlo con quanto in ogni momento vi avviene dentro.
Invece, da allora cominciò a succedere proprio così.
È per questo che oggi, ti puoi accorgere di quale sentimento stia passando nel cuore di chi ti sta davanti, guardando il suo viso.
Ed è bello poter esprimersi anche così e farsi capire!
Però l'accordo stabilito tra Sorriso e Tristezza con fata Armonia, riguardava la mente e il cuore, ma non il volto.
Ecco perché sul viso possiamo vedere anche le "ombre", che non sempre riescono a restare nascoste.
Cioè: ad un certo punto, su un viso triste puoi vedere passare un breve bagliore di sollievo. Questo è certamente bello!
Ma avviene anche il contrario, perché dietro ad un bellissimo sorriso puoi scorgere un fugace lampo di tristezza. Purtroppo avviene proprio così!
Ed è più facile accorgersene con le persone a cui si vuol bene.
G.A.