L'Orgoglio di Luca

Per "bimbi molto grandi".

Una andata e ritorno molto particolare.



Come ogni sera Luca è andato a riposare; è notte fonda e sta dormendo. Prima o poi doveva arrivare anche a lui: ecco un lungo tunnel con un vento silenzioso che dolcemente lo sospinge verso una luce sempre più intensa, che appare là, giù, nel fondo lontano.

Luca è sereno, ha già capito e mormora a se stesso:
– Sono arrivato nell’Aldilà. –

Dall’altra parte: una cancellata, un cartello “Adite homine!”.
Ci sono numerose persone in attesa, ma la coda si smaltisce rapidamente.

Davanti a S.Pietro Ora tocca a lui. Luca supera il cancello ed entra in un piccolo ufficio. Dietro ad un grosso, antiquato terminale IBM, scorge una chioma bianchissima e due occhi azzurri, penetranti che lo seguono mentre si avvicina. Alla scrivania c’è San Pietro e sui suoi occhiali in punta di naso, si riflettono le righe verdi del terminale. Alle sue spalle, appesa alla parete c'è un pezzo di rete da pescatore e Luca nota che stranamente ha qualche maglia più larga delle altre molto più fitte.
– Dunque Luca, vediamo la tua situazione: uhm … bene …uhm … secundus: bene, ... quintus: bene … decimus … benissimo. Nullum impedimentum: perciò Luca puoi andare il Paradiso, prendi la porta qui a destra. –

Luca però non si muove e poi azzarda timidamente: – Ma scusi Signor Pietro … –
San Pietro alza gli occhiali dal naso e lo fissa sorpreso: - Dimmi figliuolo, quid est? –
– Ecco, sono felice di andare in Paradiso, però, in piena onestà, devo dirle che non sono sicuro di essermelo veramente meritato. In vita non ho fatto sforzi o fatiche particolari. Tutto mi è andato sempre liscio e tranquillo fino a ieri. –
– Davvero? – San Pietro ha un attimo di esitazione, mentre butta un’occhiata dubbiosa alla rete alle sue spalle.
– Certo, signor Pietro, sono nato da due bravi genitori che mi hanno insegnato ad amare il Signore, a rispettare la Sua legge, i Suoi comandamenti ... –
– Sed difficultates vitae ad iniuriam ducunt ... –
– Ma non per me, perchè sono stato fortunato. I miei genitori non mi hanno fatto mancare nulla. Ho una buona intelligenza, non ho fatto fatica ad affermarmi negli studi e nel lavoro e ho raggiunto facilmente una buona posizione economica. Ho un aspetto decente, riesco quasi sempre simpatico. –
E Luca prosegue, aggiungendo ancora argomenti:
– Ho sposato una donna speciale che si è trovata sempre d'accordo con me. Insieme abbiamo messo al mondo due figliuoli bravi, belli e intelligenti che ci hanno ricambiato di gioie. Tutto sempre in armonia.
Ecco: la mia è stata una vita serena, tranquilla, senza scosse, malattie o dispiaceri.
Nessun dolore da portarmi nel cuore, nessuna fatica per vivere, nessuno sforzo per guadagnarmi il Paradiso. –

– E allora? – domanda San Pietro, diventato improvvisamente più attento.

– Per essere chiaro: è stato sempre un mio principio quello di non prendermi ciò che non mi spetta e di meritarmi giustamente le ricompense, perciò non credo davvero di avere abbastanza meriti per andare in Paradiso. –

– Ma … – e San Pietro si accarezza crucciato la barba bianca – non mi era ancora accaduto che qualcuno rifiutasse … – e sentenzia: – bisogna che senta “in Alto” – allungando un braccio sotto alla scrivania alla ricerca del telefono.

La conversazione è rapidissima:
– Sa già tutto? Certo, certo: allora lo riesamineremo dopo, dopo un altro tirocinio, bene … bene – e riattaccando: – Amen. –

Ora il volto di San Pietro appare più disteso, anche se parla a Luca con un tono di voce diverso, più solenne:
– E’ stato deciso di accontentare il tuo orgoglio e questo è certamente un caso eccezionale, dato che l’orgoglio di per sé è un grave peccato.
Tuttavia, considerando l’onestà intrinseca della tua richiesta, dall’Alto si accondiscende di darti l’opportunità di riprendere il tuo percorso di essere umano per sperimentare quelle difficoltà e quei dolori che tu non hai avuto occasione di patire nella vita da poco terminata. –

– Se fosse davvero possibile … – mormora timidamente e sottovoce Luca.

– Allora va’ e torna qui… ad plenum meritis. –

In quel momento Luca si risveglia e ci mette un po' a capire che è vivo, nel suo letto.
- E’ stato un sogno? E’ successo davvero l’incontro, sono davvero morto e ritornato in vita per una nuovo percorso di uomo? – si domanda.

Da quel giorno Luca si pose tante volte l'interrogativo, ma non c’era risposta; il dubbio era destinato a rimanere tale fino a quando non si fosse presentato per la seconda volta davanti a San Pietro.
Seconda o prima volta?

Ad ogni modo, da allora Luca, anche lui, si trovò faccia a faccia con difficoltà e dispiaceri.
Pure Luca ebbe a patire tristezze e dolori più o meno grandi, più o meno come i miei, i tuoi, i nostri.
E credo che alla fine ce l’abbia fatta a passare per la porticina di destra, che per orgoglio non aveva voluto varcare, forse quella volta.

G.A.

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