Catastrofi
Di Pietro Planezio
Tutto va a mode.
C'è stato un periodo in cui, al cinema, non si vedevano che catastrofi di tutti i tipi: terremoti, alluvioni, incendi, tsunami, valanghe, e, naturalmente, l'asteroide che sbatte sulla Terra!
Come avrebbe potuto mancare?
Però, contrariamente alle altre catastrofi cinematografiche, questa DEVE essere scongiurata, e naturalmente, per esigenze sceniche, all'ultimissimo minuto!
Terremoti, alluvioni, valanghe, ecc sono spettacolari, hanno una durata cinematograficamente accettabile, e provocano danni e decessi solo localmente, anche se ingenti.
Alcuni (incendi, frane, valanghe) sarebbero evitabili, se solo non fossimo così avidi, speculatori, ecc.
Quindi DEVONO avvenire, per darci l'occasione di stigmatizzare, ecc. ecc.
Sono cioè a misura d'uomo, in parte accusatori del malcostume, e di durata "filmabile"!
Terremoti, eruzioni, possiamo solo subirli: l'unico rimedio è l'evacuazione di una zona, ammesso che si abbia un certo preavviso.
Ed il rifiuto del vecchio colono che non vuole abbandonare la sua proprietà alla furia degli elementi con conseguente messa in pericolo dell'eroe che va a salvarlo è tanto stereotipata che credo ne abbiano sceneggiata una, e la vendano con poche varianti a tutti i film catastrofici in produzione.
L'asteroide invece, può e deve essere evitato.
Può perché sono anni che gli astronomi dicono che si può fare.
Dicono anche come, ma per fortuna nessuno li sta a sentire, perché il modo è talmente poco spettacolare che non ne farebbero mai un film.
E deve perché può essere in gioco la sopravvivenza di una gran parte dell'Umanità.
Oltretutto la realizzabilità di un'impresa simile, essendo al limite delle nostre possibilità tecnologiche, implica collaborazione USA - URSS superando le rivalità, ed ha quindi anche una valenza morale.
Naturalmente ora che l'impero russo si è sfaldato, questo aspetto è un po' in ombra, anche Rambo è praticamente
disoccupato...
Comunque quello di cui volevo parlare oggi è una trasmissione televisiva di tanto tempo fa, che proprio commentava un film del genere, cercando di spiegare al pubblico se e come fosse possibile evitare un impatto asteroidale con la Terra.
Naturalmente c'era un presentatore, un giornalista, una non meglio identificata ragazza con cosce e seno bene in evidenza (se no chi guarda la trasmissione?) ed un esperto, un astronomo a cui fu data la parola si e no cinque minuti.
Il punto centrale della trasmissione fu un grottesco malinteso!
L'astronomo disse che, per evitare un impatto, l'unica soluzione possibile è una grossa bomba atomica lanciata contro l'asteroide.
Al che il giornalista fece il commento che, logicamente, riscuote più popolarità: "non saprei se temere più l'asteroide o la
bomba"!
Applauso, registrato, (non c'era pubblico, perlomeno non se ne vedeva).
Naturalmente l'opinione corrente, promossa dai film ed espressa dal giornalista, è che la bomba venga scagliata all'ultimo, distruggendo l'asteroide quasi negli strati alti dell'atmosfera, con caduta di frammenti caldi e radioattivi al suolo!
Chiunque si interessi un po' di astronomia sa che le cose, in realtà, non sono fattibili in questo modo: non esiste bomba che possa distruggere un asteroide, ed anche se lo facesse all'ultimo momento vicino alla Terra forse veramente peggiorerebbe le cose!
Una bomba atomica deve esser lanciata contro l'asteroide con una sonda interplanetaria almeno qualche anno prima del previsto impatto, in un incontro una o due orbite prima dell'incrocio potenzialmente pericoloso:
una esplosione (a milioni di Km dalla Terra) può imprimere una minima deviazione, che, col tempo, può portarlo ad incrociare l'orbita della Terra un po' prima od un po' dopo il nostro passaggio.
Non è attraversare un incrocio che è pericoloso, lo è il farlo in due contemporaneamente!
Il bello della faccenda è che l'astronomo, sono convinto, non si è neppure accorto che il giornalista pensava ad un'esplosione all'ultimo
minuto.
Ad un professionista, che vive tra professionisti, un'idea del genere appare tanto balzana da non passargli neppure per l'anticamera del cervello: come spegnere un incendio con un bicchier d'acqua!
Però presentatore, giornalista e "cosce al vento" proprio questo intendevano, e ne hanno parlato per un sacco di tempo, naturalmente senza più dar la parola all'esperto!
Il classico dialogo tra sordi!