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Difesa dell'astrologia
Di Pietro Planezio

Sembrerà strano che sia proprio io a dirlo, ma ritengo che l'Astrologia abbia una sua necessità, ed una notevole funzione sociale.
Per anni, sino alla fine degli anni '60, in alcuni salotti si incontravano tra loro ragazzi, che sanno cosa dirsi, ed in altri salotti coppie di una certa età.
Tra queste, era normale che gli uomini stessero tra loro a parlare di calcio, automobili, lavoro, e, se abbastanza lontani dalle consorti, di donne.
Le mogli/fidanzate stavano tra loro, e parlavano chissà di cosa (non si è mai saputo di cosa parlino le donne tra loro. Anche quando te lo dicono, sicuramente non dicono la verità).
Poi venne la legge sul divorzio, e tante coppie che stavano assieme "ope legis" cominciarono a disfarsi con una certa facilità.
Quarantenni scapoli di ritorno si trovarono proiettati in salotti, di fronte a quarantenni "single" di ritorno.
Con una gran voglia di comunicare, ed eventualmente approfondire la conoscenza, logicamente.
Ma.....La nobile arte della conversazione brillante, così decantata dalla letteratura ottocentesca, non è che sia morta, semplicemente per grandi gruppi di persone "non è mai nata". 
Però qualcosa bisogna dirsi, da qualche parte bisogna cominciare.
Esperti conoscitori delle classifiche della serie A negli ultimi 30 anni, si trovano in difficoltà di fronte a signore che, (tanto per rispettare gli stereotipi), conoscono le classifiche del Festival di Sanremo.
Di lavoro se ne può parlare SOLO se si ha un lavoro MOLTO interessante, il che è abbastanza difficile, e comunque si rischia di essere noiosi o sbruffoni.
Di politica è abbastanza pericoloso, un discorso sbagliato può precludere da subito successivi sviluppi.
Ci sono i problemi di vita quotidiana, l'inflazione, la scuola dei bambini, ma non sono certamente un argomento accattivante...
Resterebbero naturalmente arte, musica, letteratura, scienza in genere.
Però sono generi di cui, oltre a doverci essere un interesse condiviso da entrambi, (statisticamente non facilissimo), per affrontare uno sconosciuto bisogna ALMENO avere un minimo di conoscenza.
Altrimenti, se si incoccia la persona davvero competente, si rischiano brutte figure da cui poi è difficile risollevarsi ( a meno che, logicamente, non si sia bellissimi, famosi, ricchissimi. In questo caso si può anche tacere, pensano a tutto gli altri).
Oggi va di gran moda parlare di viaggi, (sono stato qua, sono stato là), però i viaggi bisogna averli fatti, non è da tutti.
Ci vuole un argomento inesauribile, facile, che non richieda nessun impegno eccedente una pagina.
I dodici segni zodiacali, anche se non in ordine, più o meno li conoscono tutti.
Che "vuoi essere convinto di qualcosa prima di cambiare idea" più o meno va bene per tutti.
Qualsiasi frase di qualsiasi libro (sei disposto a perdonare, ma sino ad un certo punto, ecc. ecc.), e via dicendo può andare bene per qualsiasi segno (si sa che normalmente un esperto da salotto di astrologia, leggendogli una caratterizzazione SENZA l'intestazione, non è in grado di riconoscere a che segno si riferisca).
Se poi si dovesse veramente dire qualcosa che i presenti ritengano sbagliato, basta citare un filosofo poco conosciuto, preso a caso ("ma come, l'ha scritto Anassimandro, contestando Empedocle, come fai a non saperlo!").
Nessuno oserà contraddire, potrebbe anche essere vero!
In caso disperato si può citare l'astrologia Cinese, con gli studi medioevali fatti per "correlare" i segni orientali con quelli egizi, oppure tirare a mezzo il tredicesimo segno (ricordate il rumore fatto attorno alla costellazione di Ofiuco?).
Oppure la precessione degli equinozi, che rispetto a 2000 anni fa ha COMPLETAMENTE sballato tutto di un segno (tanto per dire, il 21 marzo il Sole è, in pieno, nella costellazione dei Pesci), e si è al sicuro da tutto.
Ed allora, eccoci pronti per affrontare qualsiasi salotto, ed arrivare ad una conoscenza più ravvicinata, che in fondo è quello che interessa.
Dopo gli argomenti di conversazione verranno da soli (se butta bene. Se butta male, non c'è astrologia che tenga!).
Che meraviglioso mezzo di comunicazione abbiamo scovato: praticamente gratis e (con un minimo di accortezza) a prova di qualsiasi contestazione.
Via, allora: DI CHE SEGNO SEI?

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