PUBBLICAZIONI
Presentazione di Diego Caramma direttore di Spazio Architettura (n. 45/2, giugno 2001)
Mario Galvagni – poetica della complessità
Di Mario Galvagni offriamo una breve presentazione dei suoi lavori, nell’intenzione di approfondirne l’opera attraverso una pubblicazione sistematica.
Partiamo da una stupefacente constatazione: i principi indicati da questa rivista si possono verificare interamente nell’architettura di Galvagni, che ne dimostra l’applicazione in una delle forme possibili, pregnante sotto ogni aspetto.
Il connotato solo in apparenza fortuito del comune rapporto di scambi con Bruno Zevi, di cui si condivide l’espressione di un’idea dell’architettura capace di riflettere l’anima di una società, aggiunge significato e profumo all’incontro con Mario Galvagni. Non a caso, la prima volta che abbiamo visto pubblicati alcuni suoi lavori è stato sfogliando un fascicolo della rivista "L’architettura – cronache e storia", l’unica che abbia capito l’importanza della ricerca di Galvagni.
"Spazio-architettura" si propone di proseguire questa iniziativa per diffondere il lavoro di un architetto sul quale è pesato un incomprensibile silenzio. Ciò dovuto anche alla sua intransigenza civica e morale che lo ha portato ad intraprendere una strada scevra da compromessi, pagando tale scelta di persona. Anche per questo il metodo di ricerca di Galvagni è in grado di porsi come monito e prospettiva alle nuove generazioni, perché caratterizzato dal coraggio e dall’impegno civile che dovrebbero appartenere ad ogni architetto, divenendo condizione di ogni architettura.
Rileviamone alcuni punti essenziali:
1. attenzione verso il processo creativo attraverso il quale nasce, si sviluppa e si realizza il progetto, partendo da un’indagine del luogo in cui opera e scoprendone le matrici morfologiche utilizzate nell’elaborazione progettuale;
2. crescita con la parallela e continua ricerca pittorica plastica e filosofico-scientifica, strettamente relazionata alla ricerca architettonica, rappresentando in tal senso la dinamica originaria dell’idea progettuale sviluppata attraverso il processo di creazione;
3. efferato impegno nel tentativo di fornire una chiave di lettura perfettamente utilizzabile e capace di offrirsi quale efficace metodo di indagine all’interno della ricerca di ogni architetto.
Egli stesso precisa: "il filo conduttore di queste architetture è l’insieme delle relazionalità morfologiche della località con la comunità locale e il suo territorio socioestetico a cui ho dato il nome di Ecologia della forma. È per rappresentare queste relazionalità che propongo i percorsi percettivi. Essi forniscono una chiave di lettura della poetica della complessità e della scoperta delle matrici morfologiche utilizzate per elaborare la progettualità delle architetture".
ALTRE PUBBLICAZIONI
n. 96 - dicembre 1975 |
449 n. 3/marzo 1993 |
Saggio "Prototipi di Ludoteche" di Mario Galvagni e Gloria Abbo Franco Angeli editore, Milano 1997 |
Saggio "La costruzione delle nuove funzioni abitative e le interazioni ambientali" di Mario Galvagni Patron editore, Bologna 1979 |