Gruppo kayak
In ricordo di Salvatore Maccioni e di Albano Mazzanti
dal sito http://www.lungomarecastiglioncello.it/
... gli atleti del Circolo Canottieri sono aumentati di numero e come di consueto, dopo la preparazione invernale sono cominciate le uscite di allenamento sia nel fiume Fine, che in mare. Ad affiancare l'allenatore Ceccanti è stato chiamato il signor Danilo Paladini-Morelli che cura direttamente la preparazione degli atleti. Come di consueto la domenica mattina, tempo permettendo, escono per allenarsi in mare, cosa che avviene regolarmente anche il 12 maggio 1940. A questo punto riportiamo quanto accadde quel 12 maggio, secondo il resoconto de «Il Corriere del Tirreno»:
UNA JOLE DI MARE A OTTO SI ROVESCIA A ROSIGNANO. UN VOGATORE E IL TIMONIERE ANNEGATI. Rosignano Solvay, 13 maggio 1940.
Verso le 11 di ieri con mare calmo e con tempo ottimo, partiva da Rosignano Solvay una jole di mare a otto vogatori con timoniere, per compiere un allenamento presso il Faro di Vada. Due ore dopo, erano ormai le una, il cielo si andava rannuvolando e si era levato un po' di vento, l'imbarcazione, che avrebbe dovuto essere rientrata, non era ancora sulla via del ritorno. Il fratello di uno dei vogatori, allora tale Pescino Pescia, si risolveva insieme a tale Morelli di andare incontro alla jole o per lo meno di accertarsi dove precisamente essa si trovasse. Presa la barca a remi, i due si dirigevano così verso il Fanale di Vada, zona nella quale normalmente, come abbiamo accennato, si compivano gli allenamenti della jole a otto.
Inoltratisi lungo il tragitto, improvvisamente il Pescia e il Morelli scorgevano un uomo nell'acqua, si trattava di uno dei vogatori, e da lui apprendevano che l'imbarcazione si era capovolta poco distante. Raddoppiata la lena, essi si dirigevano senz'altro verso il Fanale di Vada e lungo il tragitto raccoglievano altri due naufraghi. Mancavano ancora sei uomini, ed è facile immaginare il raccapriccio del Pescia e degli altri quando giunti alfine in vista della jole capovolta si accorgevano che nessuno vi si trovava aggrappato o nuotava nei pressi. Era accaduto che tre dei vogatori erano effettivamente rimasti aggrappati alla jole; ma estenuati dalla fatica e dall'emozione al giungere dell'imbarcazione soccorritrice, avevano completamente perduto le forze e si erano abbandonati.
Fortunatamente il Pescia, avvicinatesi ancora maggiormente, scorreva la testa di uno dei naufraghi, e senza por tempo in mezzo, gettatesi in acqua provvedeva con gli altri a raccoglierli, tra questi si trovava suo fratello. Non mancavano ora che tre uomini, i quali, dato che la barca si era capovolta verso mezzogiorno circa e che nessuna speranza c'era di essere scorti da terra, avevano deciso di raggiungerla a nuoto, sostenendosi con i remi, o di andare in cerca di aiuto. Uno di essi riusciva ad arrivare sulla spiaggia dove cadeva in deliquio.
Degli altri due nessuna traccia. Essi sono: il timoniere Salvatore Maccioni, di Rosignano Solvay e il vogatore Albano Mazzanti, di Cecina, a nulla sono valse le estese perlustrazioni compiute da rimorchiatori e motopescherecci nello specchio di acqua dove l'incidente è avvenuto.
I corpi dei due giovani canottieri sono stati restituiti dal mare, il 25 maggio quello di Albano Mazzanti, ed il 28 maggio quello di Salvatore Maccioni.
Dopo questa tragedia il canottaggio a Rosignano segnerà una dovuta pausa di riflessione e riprenderà nel 1942 con due sole apparizioni in gare nazionali.
Tra i vogatori che si sono formati in questi anni ai Canottieri Solvay, due hanno attirato l'attenzione dei dirigenti della Canottieri Livorno, i cugini Marino e Pescino Pescia, che vengono inseriti nel 1941 nell'equipaggio dei mitici «Scarronzoni» livornesi, ove debuttano in quella che nella storia degli «Scarronzoni» è definita l'annata più brillante. (Sintesi ricavata da "La ciminiera dimezzata" di G. Celati - L. Gattini, acquistabile online dall'editore Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali cliccando qui I.E.P.I)
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Il 14 maggio 2011 abbiamo effettuato una pagaiata commemorativa in loro ricordo da Rosignano Solvay a Bocca di Cecina